10 miliardi per la sanità entro il 2023
14 Dicembre 2019Il presidente del Consiglio dei ministri Conte: “Abbiamo una strategia chiara, l’obiettivo è tutelare il diritto alla salute previsto in Costituzione con prestazioni sempre più adeguate e servizi sempre più efficienti”.
La stagione dei tagli alla sanità è definitivamente conclusa. Due miliardi in più per il fondo sanitario con questa Legge di bilancio sono un primo impegno e un investimento di 10 miliardi per la sanità da qui alla fine della legislatura, come annunciato dal premier, è un fatto storico”. Lo ha detto il ministro della salute Roberto Speranza alla conferenza stampa sui primi 100 giorni del governo in materia di sanità. Il ministro ha illustrato i provvedimenti messi a punto dal momento dell’insediamento del governo insieme al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Sono intervenuti il viceministro Pierpaolo Sileri e il sottosegretario Sandra Zampa.
Ecco i provvedimenti illustrati dal ministro: 2 miliardi in più per il fondo sanitario nazionale del Sistema sanitario nazionale, abolizione del superticket; 2 miliardi per l’edilizia sanitaria (ammodernamento dei luoghi di cura, nuovi macchinari, infrastrutture telematiche); più medici, infermieri e personale (moltiplicate per 6 le risorse aggiuntive per le assunzioni nel Sistema sanitario nazionale); stabilizzazione dei precari (32mila medici e infermieri e 1600 ricercatori di Irccs e Izs); rinnovo contratti e assunzioni per medici, sanità privata e scorrimento delle graduatorie; più forza ai medici di famiglia (235 milioni per l’acquisto di strumentazione di diagnostica di primo livello negli oltre 50mila studi di medici di famiglia e pediatri di libera scelta); più servizi in farmacia (50,6 milioni in due anni per ampliare in tutta Italia la sperimentazione della farmacia dei servizi); più libertà di scelta (operativa la Legge sul biotestamento)
Il presidente del Consiglio dei ministri Conte ha sottolineato come l’attenzione che il Governo sta riservando a questo comparto è significativa: “Abbiamo una strategia chiara, l’obiettivo è tutelare il diritto alla salute previsto in Costituzione con prestazioni sempre più adeguate, servizi sempre più efficienti, lotta a tutte le diseguaglianze che diventano ancora più intollerabili in questo settore. Sono diseguaglianze territoriali, sociali. Per noi rafforzare questo comparto – ha aggiunto – è il massimo strumento di coesione che questo Paese possa esprimere ma è anche la cartina di tornasole per misurarne il grado di civiltà. Obiettivo è arrivare a dieci miliardi di investimenti nel settore da qui al 2023″.
Il viceministro Sileri, tra i tanti risultati ottenuti, ha evidenziato “il fondo nazionale per la ricerca e la cura dell’endometriosi. Un grande passo in avanti in difesa di almeno tre milioni di donne italiane che soffrono di questa malattia cronica, difficile da diagnosticare, per la quale esistono oggi poche terapie. Un altro importante traguardo è il finanziamento stanziato per la rete nazionale dei registri dei tumori, che consentirà di correlare i dati sull´incidenza del cancro ai territori per capire chi si ammala e dove. I bei risultati non saranno un modo per adagiarci comunque, ma per andare sempre oltre”.
“Abbiamo la responsabilità – ha affermato il sottosegretario Zampa – di fare la differenza tra una vita nella salute e nella tranquillità fisica e una vita nella malattia e nel disagio, tra diseguaglianze ed equità e siamo appena partiti. Non ci resta che metterci al lavoro. Insieme per una sanità uguale per tutti”.
Il ministro della salute ha infine annunciato di aver conferito le deleghe al viceministro Sileri e al sottosegretario Zampa.