25 aprile, Giornata mondiale contro la malaria
25 Aprile 2019Istituita nel 2007 dall’Organizzazione mondiale della sanità,è stata fissata per oggi la ricorrenza che invita a potenziare la lotta alla patologia.
In tutto il mondo, secondo l’ultimo rapporto dell’Oms, nel 2017 sono stati stimati 219 milioni di casi di malaria in 87 paesi mentre il numero stimato di decessi, pari a 435.000, è rimasto praticamente invariato rispetto all’anno precedente.
Ancora oggi, la malaria costituisce, pertanto, un enorme problema sanitario mondiale ed è la principale causa di morbilità e mortalità in numerose nazioni.
Come riferito nella scheda predisposta dal Ministero della Salute, la malaria è una malattia infettiva causata da un protozoo, un microrganismo parassita del genere Plasmodium, che si trasmette all’uomo attraverso la puntura di zanzare del genere Anopheles. Le zanzare infette sono dette “vettori della malaria” e pungono principalmente tra il tramonto e l’alba.
In Italia la patologia è scomparsa a partire dagli anni ’50 e i casi di malattia che si verificano, comunque, ogni anno nel nostro Paese sono legati soprattutto ai turisti che rientrano da paesi malarici e all’immigrazione da tali Paesi.
Secondo idati raccolti dall’Oms la regione africana continua a rappresentare circa il 90% dei casi di malaria e dei decessi nel mondo.
Nei 10 paesi africani più colpiti dalla malaria (Burkina Faso, Camerun, Camerun, Repubblica democratica del Congo, Ghana, Mali, Mozambico, Niger, Nigeria, Uganda e Repubblica unita di Tanzania), si stima che nel 2017 si sono registrati 3,5 milioni di casi di malaria in più rispetto all’anno precedente.
In occasione della Giornata Mondiale della Malaria 2019, l’Oms si unisce al Rbm Partnership to End Malaria, alla Commissione dell’Unione Africana e ad altre organizzazioni partner nel promuovere “La malaria zero inizia con me”, una campagna che mira a mantenere la malaria in cima all’agenda politica, mobilitare ulteriori risorse e dare alle comunità colpite il potere di farsi carico della prevenzione e della cura della malaria.
L’Italia ha un ruolo di rilievo nella costituzione del Fondo Globale per la lotta contro l’AIDS, la tubercolosi e la malaria (GFATM) sin dal 2001 e, come stato membro dell’ONU, si è impegnata e continua ad impegnarsi a combattere e arrestare la diffusione dell’HIV, tubercolosi e malaria entro il 2030.