Troppe ore con i cellulari, è allarme epilessia nei bambini
10 Novembre 2020Lo studio dei primari partenopei si è guadagnato la pubblicazione sulla rivista “Neurological Science” e sostanzialmente denuncia l’eccessivo uso dei device, e delle ore trascorse davanti a videogiochi.
Uno studio scientifico basato su dati raccolti da ricercatori del “Santobono” di Napoli e analizzati dall’equipe dell’Unita Operativa Complessa di Neurologia, diretta da Antonio Varone, in collaborazione con il Dipartimento di Emergenza, diretto da Vincenzo Tipo, portata avanti durante il periodo di lockdown (marzo-aprile 2020), ha evidenziato un aumento di accessi al pronto soccorso per crisi epilettiche in bambini con età dai 4 ai 14 anni. Lo studio dei primari partenopei si è guadagnato la pubblicazione sulla rivista “Neurological Science” e sostanzialmente denuncia l’eccessivo uso dei device, e delle ore trascorse davanti a videogiochi (violenti) come causa di queste crisi compulsive che sono raddoppiate nei soggetti in età pediatrica. I dati statistici confermano il passaggio dalle 3 ore alle 12 ore di media quotidiana, durante il lockdown, dell’uso di telefonini e pc da parte dei bambini. L’incidenza delle crisi è stata riscontrata in parti uguali sia nei maschi che nelle femmine, la crisi compulsive sono state registrate in percentuali del 35% in soggetti sani e nel 65% in bambini già sofferenti per altre patologie. Fondamentalmente l’uso eccessivo dei device provoca alterazioni del ciclo del sonno e degli equilibri psicofisici. L’indagine non vuole dare vita a una crociata contro la tecnologia, che è certamente molto utile, ma intende sensibilizzare genitori e educatori a vegliare bambini e a combattere l’eccessivo uso dei device. Ai bambini, e questo è un appello anche alle autorità politiche deve essere garantita la possibilità dei giochi all’aria aperta, la scuola quanto è possibile in presenza, le ore dei ragazzi davanti a videoterminali così come quello trascorso con un cellulare tra le mani deve essere ridotto per la loro salute.