Scandalo di Meta in punta di … documenti

Scandalo di Meta in punta di … documenti

7 Agosto 2022 0 Di Gaetano Milone

“Godetevi la vita invece di sprecarla con la vostra miserabile cattiveria, primo o poi moriremo tutti! E che avete fatto di buono? Di sensato? Di importante? Che avete fatto di bello oggi? Avete infangato, mentito, accusato! Avete sprecato ore al telefono a parlare di una pedana di legno! Siete stati chiamati da uno scemo almeno quanto voi, che a Natale nemmeno vi manda un salame paesano…”  E giù di li.

 Potrebbe essere un post di una squinternata in risposta ad un articolo di cronaca, pubblicato dal nostro giornale attenendosi rigorosamente, come è nel nostro costume, a fatti di cronaca supportati da certificazioni ufficiali.

 Ma, purtroppo non è così, e tutti rimaniamo allibiti.

 A scrivere è un rappresentante dello Stato, una donna in forza alla Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia, spietata in indagini sul demanio marittimo, “inciampata” in un incidente di percorso dove la “pagliuzza” diventa “trave” agli occhi di rigorosi investigatori, a “casa sua”, in famiglia.

 Il riferimento è ad un articolo pubblicato dalla nostra testata giornalistica su abusi rilevati e descritti con dovizia di particolari su suolo demaniale alla spiaggia di Meta in un’area in concessione a stretti parenti della “ricorrente”.

-Tali abusi descritti in verbali che pubblichiamo, con intervento anche dell’Agenzia delle Entrate di Napoli, sono stati poi “sanati” miracolosamente, diremo noi, abusando dell’articolo 38, dal dirigente del Demanio dello stesso comune di Meta, come sempre riportato dalla nostra testata.

Non un diritto di cronaca il nostro, ma un delitto di “lesa maestà” peraltro cavalcato sempre su Fb, dal Presidente (uscente ed entrante) della “Grande Onda”, di origini metesi e frequentatrice del lido.

 “Scherza con i fanti ma lascia stare in pace i Santi” recita un vecchio adagio che attualizza oggi i Santi in una donna rappresentante dello Stato, “toccata” nei suoi interessi familiari.

 Di seguito la certificazione ufficiale degli abusi riscontrati “contrabbandati” dalla solerte ragazza come una semplice pedana di legno!.

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