“Celebrazione della Ricorrenza” per il 25 aprile di Massa Lubrense
22 Aprile 2023In occasione della liberazione dal Nazifascismo avvenuta il 25 aprile del 1945 si ripercorre ogni anno questo storico evento che non solo designò la fine di una delle più atroci e sanguinarie guerre che l’umanità ha sopportato ma mise anche fine ad un conflitto interno fratricida tra militanti fascisti e partigiani. Da quella data gli Italiani hanno ricordato con diverse sensibilità ed intensità , puntualmente ogni anno, la ritrovata libertà e l’avvento della democrazia. Sono rimaste incomprensioni e rivalità che mano a mano col passare del tempo si sono affievolite ma che ancora molti ambienti politici e culturali si assumono come un punto fermo della propria azione politica e del proprio impegno civile e sociale. C’è sempre chi , nella vita ,tende una mano succede che qualche volta viene stretta qualche volta rifiutata. Purtroppo la storia insegna che i conti col passato rimangono sempre una ferita aperta che è difficile da cicatrizzare . Secondo il professore Stefano Caretti ( Università di Siena – Storia contemporanea ) , il presidente partigiano ed eroe della resistenza Sandro Pertini è stato il politico che più ha riavvicinato il paese alle istituzioni “ in un momento di grande crisi istituzionali” e quello più convinto che su certe vicende bisognava mettere una pietra per scongiurare nel futuro il ripetersi di altre atrocità che lui stesso aveva sperimentato sulla propria pelle ed che l’impegno primario della politica post seconda guerra mondiale era evitare altre guerre .
Il primo ma non l’unico a chiedersi perché dopo tanti anni l’Italia non riusciva a sviluppare una memoria condivisa. Recentemente la migliore e più credibile versione è quella dettata dal comportamento e dalle dichiarazione della senatrice a vita , Liliana Segre che il 25 aprile del 1945 era ancora rinchiusa nel campo di concentramento di Malchow ( Germania ). Ricorda ancora che furono mesi infernali, spinti dai carcerieri nazisti a percorrere sempre a piedi centinaia di chilometri da un lager ad un altro e “ chi cadeva veniva finito con un colpo di fucile”. Eppure ha saputo mettere da parte astio e rigurgiti del desiderio di vendetta invitando a “ celebrare in modo unitario il 25 aprile auspicando gesti nuovi e magari inattesi che potrebbero avere un grande valore di esempio “ per tutti. “ Siate sempre come una farfalla gialla che vola sopra i fili spinati” !
Massa Lubrense è una comunità tranquilla dal grande passato dove Osci, Sanniti ed Etruschi prima ancora dei Greci misero le loro radici attratti dalla fertilità della terra, dall’abbondanza di acqua , dai paesaggi rievocanti miti e misteri. Oggi apprezzata da turisti di tutto il mondo non ha , grazie a Dio, abbandonato le sue antiche tradizioni come la limonicoltura , la pesca , la produzione dell’olio di oliva, l’artigianato. Il pacifismo della sua popolazione la caratterizza da sempre ed al massimo gli animi si sono arroventati per lo storico campanilismo tra le frazioni di “sopra” e quelle di “sotto”. Oggi soffre per l’esodo di centinaia di giovani talentuosi che qui non trovano spazio . L’Archeoclub Massese ha cercato e cerca di porre un argine a questa piaga cercando di coinvolgere nelle proprie attività ed iniziative quella parte della popolazione giovanile che per la qualità degli studi e per gli interessi sociali e culturali vuole comunque dare un contributo alla crescita del proprio Paese. Operazione ardua e difficile. Ma in questo spirito questa benemerita associazione capitanata da Stefano Ruocco, ben collaborato dal suo vice Domenico Palumbo, ha ampliato il proprio campo di azione, andando oltre la ricerca di storia patria e di reperti di archeologia. In questa ottica ha proposto alla amministrazione comunale ed ad alcuni suoi soci più ferrati in materia di celebrare il 25 aprile del 2023 con la “ Celebrazione della Ricorrenza “ ed ha chiesto ed ottenuto la collaborazione del “ Forum dei Giovani “ e del suo presidente Marco Marcia. Con l’occasione sarà anche proiettato materiale audio-visivo d’epoca e sarà ascoltata la relazione del professor Guido D’Agostino anticipata da quella del socio avvocato Giovanni Fiorentino. Alla presenza di tutto il consiglio comunale e di rappresentanze di quelli peninsulari . Adesione entusiasta da parte dell’assessore alla cultura, Sergio Fiorentino, del presidente del Consiglio Raffaelle Acone e dello stesso sindaco Lorenzo Balduccelli che per l’occasione indosserà la fascia tricolore. Ma al di là della simbologia e della partecipazione da Massa vuole alzarsi un alito di speranza , uno spiraglio di luce : che il 25 Aprile sia anche un momento di concordia nazionale e che per il futuro vengano definitivamente abbattuti steccati e barriere puramente ideologiche e si apri un percorso di pacificazione nazionale del quale hanno bisogno i nostri giovani per vivere in una serena e civile società. Necessità che in questi ultimi anni , prima minati dal Covid e poi dalla turpe, atroce ed insana guerra fratricida tra due popolazioni di stessa cultura, di stessa religione, di stessa lingua, sembra assolutamente irrinunciabile. Da questo estremo , stupendo lembo di terra che chiude il golfo di Napoli ed apre quello di Salerno , che da tempo chiede anche di ripensare i confini della Penisola Sorrentina e spinge per l’Unione dei suoi comuni il 25 aprile si alza , dunque, una voce di pace , una richiesta di solidarietà e di unità ed un auspicio di armonia civile e sociale; un anelito che comunque non dimentichi la storia e la tenga sempre presente perché la verità ed un futuro di libertà e di crescita si devono nutrire degli errori del passato .
“ Chi non conosce la storia è condannato a ripeterla “ – Edmund Burke 1729-1797, filosofo, scrittore e politico britannico.