L’azione della luce solare sul cervello
17 Settembre 2023Il teatro ARISTON di Sanremo in un’ atmosfera di malinconia si sollevò a mezz’aria, parlò alle stelle di amori perduti e di notti al chiaro di una luna calda e complice. Peppino Gagliardi cantava nel naturale stile melodico che caratterizzava il suo genere napoletano ”Settembre”. Erano gli anni della melodia e Gagliardi sarà ricordato tra i massimi interpreti melodici. “L ’estate se ne andrà insieme al sole…e le prime gocce bagnano la sabbia”. Il sole cederà il suo tempo alla notte. Il mare avrà un anima fredda e le balere non avranno voce o storie da raccontare. La città diverrà un mosaico di piccole luci, piccoli fatti familiari riflessi nei vetri delle finestre delle case. Vestirà l’ abito della solitudine. Il vento dell’est raccoglierà un mulinello di foglie marroni, senza vita, cadute dagli alberi. Scaglie indurite che raschiano con un insolito rumore la strada. Così giungerà l’autunno e poi l’inverno.
Una ricerca scientifica della Georgetown University Medical Center, ha verificato un nesso di causalità tra la frazione blu della luce solare e la stimolazione del sistema immunitario e un abbassamento della pressione arteriosa. Figuero e altri analizzando il tracciato Elettro-encefalo grafico di soggetti esposti alla luce ha dimostrato l’azione esercitata da quest’ultima sul nervo ottico e, attraverso di esso, sul cervello con attivazione dello stato di vigilanza e dell’attività cerebrale. A queste conclusioni e nel tentativo di prevenire disattenzioni, colpi di sonno e il conseguente rischio di incidenti stradali in chi è alla guida di veicoli, è da far risalire la forte illuminazione artificiale delle strade, soprattutto, del nord-Europa che vivono del fenomeno della notte polare. Un’iniziativa ulteriormente da approfondire perché la luce artificiale non ha frequenza, intensità e caratteristiche paragonabili alla luce solare.