Ruggi Salerno, nel reparto di Gravidanza a Rischio salvata 42enne
9 Dicembre 2023 Ancora un parto eccezionale all’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno, presso il reparto di Gravidanza a Rischio diretto da Mario Polichetti.
Una donna di 42 anni, ha dato alla luce due gemelli monocoriali monozigoti, di 2,140 kg e 2,500 kg, nati nella stessa placenta, alla 36esima settimana e 4 giorni. L’ atipicità del caso è relativa al fatto che la gravidanza è giunta fino alla 36sima settimana, quando solitamente non si espleta dopo la 34esima. Il monitoraggio inoltre è stato consentito grazie ad una tecnica innovativa in telemetria, ossia un controllo h 24 del benessere fetale, trasmesso da un dispositivo a distanza che ha permesso ai medici, di far proseguire la gravidanza fino alla 36esima settimana e quattro giorni. “Questi eventi sono molto rari – ha dichiarato il dottore Polichetti – ma il mio reparto, dotato di apparecchiature sofisticate e tecnologicamente avanzate e grazie alla solerzia dei medici che dirigo, riesce ad affrontare anche i casi più impegnativi eAncora un parto eccezionale all’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno, presso il reparto di Gravidanza a Rischio diretto da Mario Polichetti.
Una donna di 42 anni, ha dato alla luce due gemelli monocoriali monozigoti, di 2,140 kg e 2,500 kg, nati nella stessa placenta, alla 36esima settimana e 4 giorni. L’ atipicità del caso è relativa al fatto che la gravidanza è giunta fino alla 36sima settimana, quando solitamente non si espleta dopo la 34esima. Il monitoraggio inoltre è stato consentito grazie ad una tecnica innovativa in telemetria, ossia un controllo h 24 del benessere fetale, trasmesso da un dispositivo a distanza che ha permesso ai medici, di far proseguire la gravidanza fino alla 36esima settimana e quattro giorni. “Questi eventi sono molto rari – ha dichiarato il dottore Polichetti – ma il mio reparto, dotato di apparecchiature sofisticate e tecnologicamente avanzate e grazie alla solerzia dei medici che dirigo, riesce ad affrontare anche i casi più impegnativi e complicati”.