8 Maggio: Giornata mondiale della Croce Rossa
8 Maggio 2022La Giornata Mondiale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa si celebra in tutto il mondo l’8 maggio, anniversario della nascita del fondatore dell’Associazione, Henry Dunant.
Il motto della campagna 2022 dice tutto sul profondo spirito di umanità che ispira l’Associazione: “Ogni persona ha una storia e a noi interessano tutte”.
La Croce Rossa è sicuramente l’organizzazione umanitaria più grande e famosa al mondo. E’ presente in 192 Nazioni attraverso le Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, riunite nella Federazione Internazionale con sede a Ginevra.
Attualmente i volontari nel mondo sono 98 milioni, di cui 150 mila in Italia.
La Croce rossa, in campo internazionale e nazionale, si adopera per prevenire e lenire in ogni circostanza le sofferenze degli uomini, per far rispettare la persona umana e proteggerne la vita e la salute; favorisce la comprensione reciproca, l’amicizia, la cooperazione e la pace duratura fra tutti i popoli, senza alcuna distinzione di nazionalità, di razza, di religione, di condizione sociale e appartenenza politica. La Croce Rossa in pratica è impegnata in ogni luogo dove ci sia bisogno di primo soccorso ed intervento di urgenza, ha missioni su tutti i fronti di crisi di guerra e dove si verificano catastrofi, disastri e calamità, offre assistenza socio-sanitaria ai bisognosi, ai feriti, ai deportati, ai profughi e ai rifugiati, divulga l’educazione alla donazione e alla raccolta di sangue ed emoderivati, agisce costantemente per la promozione e diffusione dell’educazione alla salute, della cultura della prevenzione e della protezione civile, lotta per la cooperazione, la pace e la solidarietà tra individui, comunità e popoli, collabora con le Forze Armate nei servizi socio-assistenziali.
Sono 7 i Principi Fondamentali dell’organizzazione, che ne costituiscono lo spirito, la guida e l’etica: Umanità, Imparzialità, Neutralità, Indipendenza, Volontariato, Unità e Universalità.
La storia del Movimento parte dalla Battaglia di Solferino e San Martino, sulle colline a sud del Lago di Garda, il 24 giugno 1859, in piena Seconda Guerra d’Indipendenza italiana: una delle battaglie più cruente della storia italiana. Trecentomila soldati appartenenti a tre eserciti distinti (francese, sardo-piemontese e austriaco) si scontrarono in una furiosa battaglia, lasciando sul terreno circa centomila persone, fra morti e feriti. I circa novemila feriti furono trasportati e ammassati nell’ospedale più vicino, a Castiglione delle Stiviere, paese a sei chilometri da Solferino. Lì si trovava casualmente Henry Dunant, un uomo d’affari svizzero, giunto in sede per incontrare per i suoi affari l’Imperatore di Francia, Napoleone III. Sconvolto dalla drammaticità delle condizioni in cui versavano i malcapitati feriti in ospedale, scrisse un testo “Un Souvenir de Solferino”, poi tradotto in più di 20 lingue, che tracciava la sua idea umanitaria: creare una squadra di volontari formati per offrire soccorso senza discriminazioni ai feriti sui campi di battaglia. Questa idea trovò concretizzazione nel Convegno di Ginevra del 1863, quando furono istituite le Società Nazionali di Croce Rossa. Dopo la Prima Guerra Mondiale del 1914-1918, divenne chiaro che il ruolo dell’azione umanitaria non poteva esaurirsi in tempo di guerra, ma doveva allargarsi alla salute pubblica, per cui le Società nazionali della Croce Rossa decisero di impegnarsi per migliorare le condizioni di vita delle popolazioni. Nel 1928, nella XIII Conferenza Internazionale dell’Aja, è stato istituzionalizzato il Movimento Internazionale della Croce Rossa, che nel corso degli anni ha allargato sempre più il suo raggio d’azione nello spirito dell’aiuto incondizionato a chi soffre. Quest’anno, l’anniversario coincide con la Festa della Mamma, non a caso il simbolo dell’Amore sulla Terra.