Romagnoli, amo il mondo della recitazione a 360 gradi

Romagnoli, amo il mondo della recitazione a 360 gradi

28 Luglio 2024 Off Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

 

 

 

Fabrizio Romagnoli, attore, autore, regista teatrale, insegnante di recitazione, di interpretazione canora e di scrittura drammaturgica. La sua carriera artistica lo vede protagonista sul panorama nazionale e internazionale nel cinema, fiction, pubblicità e teatro. Ha al suo attivo le pubblicazioni di successo dei suoi atti unici in “Teatro contemporaneo” e “Teatro contemporaneo II” e della raccolta di monologhi dal titolo “Monologhi – 30 monologhi per attori e attrici”. 

L’amore per l’arte, quasi una folgorazione. Come e quando è nato?

L’amore per la recitazione è nata così, per caso, quando avevo 16 anni. Consigliato dagli amici del momento andai alla scuola di recitazione del mio paese, solo perché volevo superare la vergogna che provavo quando mi ritrovavo al centro dell’attenzione. Beh, ora quando sono al centro dell’attenzione penso sia un momento bellissimo. Da, quel momento non ho fatto altro che fare questo mestiere, lo adoro. Certo, con alti e bassi come tutti, ma la recitazione non ti tradisce mai.

Rappresentazioni teatrali, film e fiction. Quale di questi linguaggi gli è più congeniale?

Onestamente non lo so, mi piacciono tutti e inoltre anche la scrittura di copioni e sceneggiature e l’insegnamento della recitazione. Posso dire che quando sono di fronte ad una telecamera, sul set, mi sento benissimo e ogni volta penso che sono nato per fare quello che faccio, con tanto amore e dedizione. Il teatro è stato il mio primo amore e ora amo il mondo della recitazione a 360°.

I suoi interessi artistici non si fermano alla recitazione. Ha al suo attivo infatti anche l’insegnamento teso a forgiare nuovi talenti.

Sì, l’insegnamento è per me una grande passione. Da giovane ho tanto sofferto e fatto tanti chilometri per trovare i maestri giusti per me ed è per questo che giurai che qualora il mio curriculum mi avesse permesso di avere una credibilità artistica, avrei iniziato ad insegnare. E così ho fatto, l’insegnamento mi appassiona molto e non mi stanco mai. Quando incontro quello che per me è un talento, cerco di passargli tutti i miei segreti del mestiere. Nel mio passato ho 16 anni di musical: recitazione, canto e danza. Nell’insegnamento cerco di mettere in pratica tutto ciò che le tre discipline mi hanno insegnato, cerco di non farmi sfuggire niente e di rispondere a tutti i dubbi degli allievi. E soprattutto seguo la personale convinzione in cui la disciplina può condurre molto più in là del talento.

Gli attori tengono molto alla cura dell’aspetto fisico. Qual è il suo “piccolo segreto” per tenersi in forma: un particolare regime alimentare, una mirata attività sportiva…

Beh sì, tengo molto al mio aspetto fisico, per un attore è il primo biglietto da visita, poi, ovviamente, conta anche tutto il resto, ci mancherebbe. Cerco di mangiare bene, senza dimenticare di regalarmi qualche grassa libertà qua e là… E da sempre palestra e tanto movimento a corpo libero, dalle camminate allo yoga non mi faccio mancare niente. Devo ammettere, però, che è una gran fatica.

Lei è stato più volte impegnato in lavori cinematografici all’estero. Che esperienza ne ha tratto?

Mi sono trovato benissimo, sia in teatro che nel cinema. Beh, hanno tutto un altro modo di gestire il sistema, dall’aspetto più meritocratico in tutti i settori alla precisione e puntualità sul set. All’estero difficilmente un attore arriva sul set senza sapere la parte, per esempio. Non voglio essere polemico ma dopo 37 anni continuativi di questo mestiere, ancora devo capire bene come funziona in Italia… Ecco, di più non dico…

Un suo suggerimento utile per chi volesse intraprendere la sua carriera e cimentarsi nel patinato ma non facile mondo dello spettacolo.

È un mondo bellissimo ma molto difficile e abbastanza crudele. Vale la pena provarci solo se si ha una grande passione e una grande preparazione, tentare solo per rincorrere il successo può fare molto male. Lo studio è alla base di questo mestiere, anche se alcuni esempi che abbiamo in Italia fanno pensare il contrario, ma chi è preparato troverà sempre un modo per vivere e sopravvivere. Io dico sempre che il vero successo non è diventare famosi ma poter vivere dignitosamente tutta la vita grazie al proprio mestiere, qualunque esso sia. Se si ha la possibilità di andare a lavorare in Europa o in America, meglio non pensarci due volte ma partire subito. Sapere benissimo l’inglese e anche un’altra lingua e studiare, studiare, studiare… Non è un mondo per improvvisati, chi non è preparato sarà sempre una probabile meteora. E per qualsiasi notizia sulla mia carriera e i miei corsi di recitazione: www.fabrizioromagnoli.it o in instagram @fabrizio.romagnoli