Mattia Iammarino, lo sport deve insegnare a diventare un numero uno dentro e fuori dal campo
29 Agosto 2024Mattia Iammarino giovanissimo talento del calcio abruzzese ha al suo attivo la disputa di diversi campionati di eccellenza e di promozione nella Sua regione e nel confinante Molise. Attualmente è il portiere dell’Olympia Agnonese. In estate difende i pali della Vastese BS nel campionato di serie A.
Calcio a tutto spiano nella sua vita perché al calcio classico aggiunge nel periodo estivo la pratica del Beach Soccer.
La passione per il Beach Soccer è nata molti anni fa quando vedevo allenarsi la squadra della mia città e da allora ho sempre voluto entrare a far parte di quella famiglia, perché questo siamo, da circa 3 anni grazie al presidente Ciappa faccio parte di questa famiglia e andiamo ad onorare i colori della nostra città per tutta Italia. È uno sport meraviglioso che ti riesce a dare emozioni incredibili e ti permette di conoscere molte persone.
I rimbalzi del pallone sulla sabbia sono diversi da quelli del manto erboso. È più agevole difendere la porta nell’uno o nell’altro caso?
Quando si tratta di difendere i pali non è mai semplice ovviamente con un rimbalzo regolare è tutto più agevole ma sulla sabbia è tutto un altro sport, la sabbia è beffarda può rendere la parata da apparentemente facile a difficile in una frazione di secondo quindi bisogna essere pronti a tutto e super reattivi.
Come si mantiene in forma un atleta che gioca nel ruolo di portiere sia da un punto di vista alimentare che di esercizi specifici?
Facendo sport a 360 gradi 12 mesi l’anno il corpo subisce grandi forme di stress a livello muscolare, la prevenzione con stretching ed esercizi posturali è fondamentale per preparare i muscoli al carico di lavoro dato dall’allenamento. Dal punto di vista dell’alimentazione non seguo una dieta specifica mangio molti carboidrati, patate e frutta.
A meno che si tratti di un rigore, l’errore dei suoi compagni di squadra è in genere emendabile. Se sbaglia il portiere si rischia la sconfitta. Come vive questa responsabilità?
È un rischio calcolato noi portieri sappiamo che un nostro errore può costare caro e lavoriamo tutta la settimana per minimizzare il rischio di errore la domenica, poi credo che tranne il gol su rigore il portiere possa sempre fare la parata o il miracolo, perché nessuna palla è impossibile o irraggiungibile bisogna sono crederci e lavorare tanto.
l’Italia vanta una grande tradizione di portieri, tra gli altri: Albertosi, Zoff, Zenga Buffon. Quale è la sua aspirazione?
Io sono cresciuto con il mito di Vincenzo Aridità ex portiere tra le tante della Virtus Lanciano, da quando ero piccolo ho sempre avuto il suo poster in camera e di recente ho avuto la fortuna di conoscerlo di persona e il privilegio di essere allenato da lui in diverse occasioni. È un professionista esemplare ed una persona eccezionale, numero 1 dentro e fuori dal campo.