A.A.A. elicottero “bilocatorio” cercasi
4 Febbraio 2020«Facite Ammuina: tutti chilli che stanno a prora vann’ a poppa e chilli che stann’ a poppa vann’ a prora: chilli che stann’ a dritta vann’ a sinistra e chilli che stanno a sinistra vann’ a dritta”.
La storia si ripete. A circa due secoli di distanza da questo famoso detto della Real Marina del Regno delle due Sicilie, in Campania, si continua a fare ammuina, questa volta sulla pelle degli utenti da parte degli strateghi della sanità locale ed in particolare dai responsabili del Servizio di Eliambulanza.
L’elicottero del servizio di soccorso regionale, “richiamato” a Napoli presso l’ospedale del Mare (per alcuni giorni h24) dall’aeroporto di Pontecagnano dove, precedentemente, in orario diurno, dava assicurazione di pronto intervento per le popolazioni Salernitane, dell’Avellinese e del Beneventano – l’obiettivo era quello di coprire in “notturna” l’isola di Capri – è ritornato a Pontecagnano.
Proteste delle popolazioni locali e di politici della zona hanno consigliato i vertici della Sanità regionale a ritornare sulla “retta” strada, ottemperando a quanto previsto nel capitolato regionale d’appalto del “Servizo di eliambulanza”, in attesa di nuova assegnazione, dopo quindici anni di proroghe, ed a riposizionare il velivolo a Pontecagnano.
A confermare quanto da noi sempre predicato “al vento” è venuta, nella mattinata del 2 febbraio 2020 una nota del Direttore della Centrale operativa Territoriale del 118, Giuseppe Galano, inviata al Direttore Generale dell’Asl Na 1 Centro, ai Medici Coordinatori dell’ex Core 118 ed alla Direzione Generale per la Tutela della Salute, in cui si specificava che i “voli notturni sull’isola di Capri sono da considerarsi “Secondari” e quindi condizionati alle prescrizioni Enac (che vieta l’atterraggio a Damecuta per mancanza di idonea illuminazione) e l’eventuale “volo notturno” è da sottoporre alla valutazione del comandante di turno alla Base Cardarelli, (dove è presente un altro elicottero 24 ore su 24).
Un chiarimento dovuto anche per sgombrare i dubbi sulla presunta operatività dell’elicottero “Rambo”, con visori notturni, precedentemente “alloggiato” all’Ospedale del Mare, nelle ore notturne, per dare tranquillità alle popolazioni dell’isola di Capri,
Ma non basta nella giornata di ieri, lunedì tre febbraio, da parte del Direttore Operazioni di Volo di Elilombarda, comandante Mario Persicone, in risposta alla nota del dottor Galano, viene precisato che” l’attuale normativa applicabile prevede che per gli interventi notturni di “Primary Pick”, cioè i cosiddetti “primari” l’area di atterraggio viene scelta e valutata di volta in volta dal pilota, mentre per i voli notturni di trasferimento dei pazienti, da un ospedale all’altro, i cosiddetti “secondari” (è il caso di Capri) è richiesto che vi sia un’area ritenuta a priori nota e approvata a tale scopo dall’autorità competente. Tali regole si applicano a tutti gli elicotteri sia con l’uso dei visori notturni che senza l’uso dei visori”.
Parafrasando Mike Buongiorno, osiamo dire: Ahi, ahi, che peccato, signor… mi è caduto sull’eccello (volante), pensando di risolvere il problema dell’atterraggio notturno a Capri non ottemperando alle prescrizioni Enac, ma mettendo in servizio un altro, costoso elicottero di ultima generazione con esborsi enormi a carico degli utenti.
Nel frattempo, in giornata dovrebbero iniziare i lavori di messa a norma della piazzola di Damecuta, voluti dall’amministrazione comunale di Anacapri (dell’agibilità diurna durante i lavori servono assicurazioni ufficiali), mentre i vicini di casa, gli abitanti di Capri con pubbliche sottoscrizioni chiedono la realizzazione di un’altra piazzola, sul proprio territorio più vicina all’ospedale Capilupi.