A Meta di Sorrento le leggi demaniali diventano un optional
20 Luglio 2022 0 Di Gaetano Milone“Fatta l’Italia, bisogna fare gli italiani”. La famosa frase di Massimo D’Azeglio all’indomani dell’unione geografica e politica dell’Italia nel lontano 1861, trova riconferma in Penisola sorrentina anche dopo la costituzione delle Regioni, delle Citta Metropolitane che hanno sostituito le Province, le leggi demaniali non sono uguali per tutti. Il comune di Meta ha infatti “leggi speciali”.
Leggendo infatti una “Autorizzazione” del Responsabile Demanio del Comune, riferita ad un caso di abusivismo accertato dallo stesso Dirigente, dagli uomini dell’Ufficio Locale Marittimo e da Ispettori del Demanio dello Stato, il 26 e 27 maggio scorso (“sulla spieggia libera antistante lo chalet N.R. sono state alzate opere (pergolato di legno, rampe e spogliatoi prive delle autorizzazioni demaniali previste dal codice della navigazione)” apprendiamo che non è stato sottoposto a sequestro l’abuso realizzato, non è stato rimosso l’abuso demaniale difforme anche sotto il profilo paesaggistico, non è stato denunciato alle autorità competenti colui che ha realizzato l’abuso, non è stata revocata la concessione demaniale marittima, non è stato sanzionato e non sono state recuperate le indennità di occupazione abusive.
In compenso l’Ente Comunale di Metà premia l’abuso e l’abusivo rilasciando una autorizzazione invocando, non ricorrendovi i presupposti, addirittura l’articolo 38 Codice Navigazione “Anticipata occupazione di zone demaniali” che si attua solo in casi d’urgenza per la realizzazione di lavori improcrastinabili ed urgenti e non per “sanare e legittimare abusi” e consentire ad un trasgressore delle leggi di fare una estate redditizia.
Intanto a Marina Grande a Sorrento si continua a fare i bagni malgrado i divieti di balneazione per fogne a mare e l’Assessore all’Ambiente Elvira De Angelis, incredibilmente pubblicizzi la spiaggia come “luogo esclusivo” su un portale turistico.