A Salerno vincono i precari ma intanto si va verso lo sciopero
15 Novembre 2019La Regione cede alle pressioni dei sindacati, prima vittoria al Ruggi D’Aragona: il personale precario resta in servizio ma non basta a fermare la protesta.
I precari sono precari in tutte le province campane ed hanno diritto ad ottenere la stessa tutela. Bene, anzi benissimo questo primo importantissimo passo che deve però fare da apripista per il personale sanitario, con incarichi a tempo, in tutto il territorio regionale. La posizione della Cisl-Fp regionale è forte e chiara. Senza tentennamenti. “L’impegno costante dei sindacati ha portato i suoi primi frutti ma non ci fermeremo qui. La delibera 179 dell’11 novembre scorso rappresenta un esempio, fa giurisprudenza e da qui partiremo per applicarla a tutti gli altri ospedali della Campania. Adesso non resta che creare criteri unici che possano valere per tutta la regione”.
A nemmeno 24 ore dall’ok sul piano di rientro della sanità campana, Lorenzo Medici segretario regionale Cisl Fp cerca l’ennesima apertura con il commissario ad Acta De Luca sulla questione dei precari e annuncia lo stato di agitazione di tutto il personale del comparto sanità e mette sull’avviso di una possibile proclamazione di una giornata di sciopero.
“Se siamo giunti alla vigilia dell’uscita dal commissariamento lo dobbiamo ai tanti precari che con abnegazione hanno assicurato i livelli assistenziali. Sono stati loro i veri protagonisti del risanamento e adesso non devono pagare le conseguenze della confusione che regna in Campania – aggiunge Medici – che ricordando la necessità di una programmazione del fabbisogno del personale chiede ancora con insistenza “l’apertura immediata di un tavolo di confronto”.
“Il commissario parla di 7600 nuove assunzioni ma questo numero non corrisponde al reale fabbisogno anzi è molto lontano visto che lui stesso parla di 13.500 operatori in meno – conclude Lorenzo Medici – Abbiamo sempre dato la nostra disponibilità al fine di concordare percorsi condivisi sul reclutamento del personale, è un esempio il protocollo d’intesa sul precariato dello scorso settembre firmato con tutte le organizzazioni sindacali e non rispettato. Confidavamo in un’alleanza tra indirizzo politico e operatori dei servizi sanitari. Ma di fronte a questo muro innalzato dal Commissario che nega il confronto tra le parti sociali, Cisl Fp dichiara lo stato di agitazione di tutto il personale del comparto sanità e annuncia una giornata di sciopero”.