A Sorrento il polo di medicina e chirurgia rigenerativa.
9 Ottobre 2018Un’equipe di specialisti, tecniche di intervento innovative e apparecchiature di ultima generazione: l’Asl Napoli 3 Sud punta sulla medicina e sulla chirurgia rigenerativa dando vita a un polo di eccellenza nell’ospedale “Santa Maria della Misericordia” di Sorrento. Una buona notizia soprattutto per i pazienti con legamenti, ossa, cartilagini, cute o tendini danneggiati e suscettibili di trattamento chirurgico: ora, nel nosocomio sorrentino, anche i tessuti un tempo considerati definitivamente compromessi possono essere riparati stimolando l’organismo stesso a ricostituirli. La novità riguarda soprattutto le persone tormentate da piaghe da decubito, ulcere e ustioni, ma anche le vittime di traumi con perdite di tessuto in seguito a un incidente stradale o all’attività sportiva. Per questi pazienti è ora attiva un’equipe, coordinata dal dottor Marino Ciliberti, che interviene per rigenerare i tessuti danneggiati anziché sostituirli. In pratica, gli specialisti attivi a Sorrento si affidano alla rigenerazione biologica del tessuto anziché alla sua sostituzione.
Ciò avviene sfruttando le cellule mesenchimali, cioè le staminali adulte in grado di rinnovarsi attraverso la divisione cellulare e di trasformarsi in cellule specializzate per i vari tessuti dell’organismo, oppure i fattori di crescita presenti nel sangue, capaci di stimolare la replicazione delle mesenchimali attivando la rigenerazione cellulare. Attraverso la Rete aziendale di riparazione tissutale domiciliare, l’Asl si è già dotata di tutte le apparecchiature necessarie. A cominciare da Rigenera, dispositivo medico che consente di centrifugare una minima quantità di pelle del paziente, ricavando così microcellule epiteliali che vengono poi «spalmate» sul tessuto danneggiato per ripararlo: una tecnica applicabile nella riepitelizzazione di lesioni traumatiche dei tessuti molli degli arti e di superfici cutanee ustionate, ma anche per la rigenerazione tissutale a livello di ulcere trofiche su base vascolare e diabetica. Così, nelle scorse settimane, sono stati trattati i primi pazienti.
Tra questi un uomo costretto sulla sedia a rotelle e da anni afflitto da una grave piaga da decubito, ora definitivamente chiusa. Il tutto è reso possibile dalla collaborazione tra il coordinamento della Rete aziendale di riparazione tissutale domiciliare, affidato al dottor Ciliberti e con sede nell’ospedale di Gragnano, e l’unità operativa complessa di chirurgia del nosocomio di Sorrento, diretta dal primario Pietro Gnarra e rafforzata dalla presenza di una specialista in chirurgia vascolare come la dottoressa Cristina D’Esposito. Nel polo sorrentino sono accorpate e organizzate tutte le attività riconducibili alla medicina e alla chirurgia rigenerativa svolte dai professionisti attivi tra ortopedia, vulnologia e cura del piede diabetico. «L’avvio di queste attività consentirà di ridurre il numero dei malati costretti a rivolgersi a cliniche e ospedali di Napoli e del Nord Italia per il trattamento dei tessuti danneggiati – spiegano Antonietta Costantini e Luigi Caterino, rispettivamente direttore generale e sanitario dell’Asl Napoli 3 Sud – In più, seguendo questa strategia, l’azienda risparmierà il costo della diaria che sarebbe altrimenti costretta a pagare per ciascun paziente trattato in strutture sanitarie al di fuori del proprio territorio di competenza».