A Sorrento parcheggiare fa rima con danneggiare
29 Dicembre 2022Da tempo Sorrento è sottoposta ad una sorte di “Vacatio Legis”, di tempo indefinito che mette al sicuro da strali delle Forze dell’ordine e soprattutto dalla Magistratura ogni sorta di “furfanteria” messa in atto dai soliti noti amministratori pubblici,(la minoranza da tempo ha abdicato al suo ruolo di controllore appoggiando la maggioranza e votando addirittura a favore del bilancio comunale), da commercianti senza autorizzazioni ( a Marina Grande un pedana di un ristorante è risultata abusiva dopo dieci anni), dai costruttori di una nuova Sorrento sulle colline di Casarlano e udite, udite, dalla presentazione di un progetto per un parcheggio a raso da realizzarsi a cura dagli intoccabili “guardiani” a ridosso dell’allargamento della sede stradale in una zona del territorio, alle porte di Sorrento, sottoposta a vincoli di ogni genere.
“ Nell’area “costone”, in località Sottomonte ( foto di Antonino Fattorusso) come scrive Bruno Morelli coraggioso e qualificato rappresentante della Sorrento “perbene”, fu rinvenuta una necropoli preromana, del VII-VI secolo, con venti tombe, nell’autunno inverno 1929-1930, riportata sul monumentale “Forma Italiae” di Mingazzini -Pfister (il volume dovrebbe essere adottato da ogni amministrazione comunale e dalla stessa dormiente Soprintendenza che per anni non ha mai vincolato- come ultima vergogna – i resti dell’enorme villa romana sull’Isca, l’isolotto di Eduardo oggi location d’eccezione), e diremo noi a ridosso della chiesetta dedicata all’Apostolo Pietro che la leggenda vuole in quella zona in viaggio per Roma, dopo lo sbarco nel fiordo di Crapolla per evitare la flotta romana stanziale nel porto di Baia.
La storia dell’allargamento del marciapiede ha inizio nel lontano 2013 con la disponibilità del proprietario del pericolante muro di cinta di cedere una striscia di terreno al Comune che si impegna a realizzare i lavori di messa in sicurezza. Nel gennaio 2014, Sindaco Giuseppe Cuomo e consigliere comunale l’attuale primo cittadino, Massimo Coppola, viene approvata la “riqualificazione del tratto stradale in prossimità via Arigliola, località Sottomonte”
Poi, si apprende del cambiamento del progetto, da rifacimento del muro di cinta e richiesta di realizzazione di un parcheggio a raso lì dove era stata rinvenuta la Necropoli. La parte sana di Sorrento protesta, i cittadini scrivono al sindaco, si recano in Soprintendenza, fanno un esposto denuncia alla Corte dei Conti.
Addirittura il Wwf locale scopre sovrapposizione di carte negli elaborati comunali. Il Puc (Piano urbanistico comunale) prevede tra l’altro nel comma 4 dell’art.21 “Sia per l’eccezionale valore ambientale che per la fragilità del suolo, la realizzazione dei parcheggi potrà essere autorizzata solo sulla base di indagini e perizie geotecniche, idrologiche, archeologiche e botaniche firmate da professionisti che verifichino l’insussistenza di alterazioni del sistema idrologico superficiale e sotterraneo e della tettonica dei terreni, nonché l’inesistenza di beni archeologici e di vegetazione di pregio, compreso il sistema agricolo arboreo, oliveti, vigneti, agrumeti).
Intanto il cantiere è aperto, i lavori continuano, soprattutto nelle ore serali.