A Sorrento, San Giuseppe Moscati da medico dei poveri diventa medico dei “ricchi”

A Sorrento, San Giuseppe Moscati da medico dei poveri diventa medico dei “ricchi”

17 Novembre 2024 Off Di Gaetano Milone

Noblesse oblige. Nel giorno che l’Arcidiocesi di Napoli e Amalfi-Cava dei Tirreni celebrano la festa di San Giuseppe Moscati, definito da Giovanni Paolo II “medico dei poveri” al comune di Sorrento va in scena il “Melanoma Day” voluto dalla “Fidapa”, dalla Task Force Più Salute” e dall’Assessore alla Cultura Rossella Di Leva, con la presenza dell’oncologo Paolo Antonio Ascierto con allestimento di due “ambulatori” per visite gratuite destinate ai soliti noti, agli amici degli amici.

Una passerella mediatica per pochi intimi, a conduzione familiare, nella Casa dei cittadini.

 Un evento non pubblicizzato, purtroppo, dall’Ufficio stampa comunale, alle dirette dipendenze del sindaco, massima autorità sanitaria locale, assente al tavolo dei relatori, ed  introdotto dall’Assessore  Di Leva, appartenente ad una nota famiglia di albergatori sorrentini,  con una storia sanitaria  risolta dal prof. Ascierto.

Un auditorio “selezionato” di addetti ai lavori in campo medico ma soprattutto nel sociale, con l’assenza totale di quella parte della popolazione sofferente di carenza di branche specialistiche in penisola sorrentina, dei tanti non in grado di curarsi per mancanza di “conoscenze”, con condizioni economiche precarie, impossibilitati a raggiungere il prof. Ascierto la cui importantissima presenza a Sorrento doveva essere anche al servizio dei “meno abbienti”.

Un obiettivo  non perseguito dall’Ente di piazza Sant’Antonino e di cui il Primo cittadino dovrebbe chiedere spiegazioni agli organizzatori, a quella parte di “pie donne” che professano sentimenti di fede, di devozione religiosa, con appartenenze ad Associazioni benefiche troppo spesso lontane dalla realtà o che coltivano il proprio orticello per un trampolino di lancio politico altrimenti irraggiungibile.