A Villa dei Pini sono partiti i licenziamenti
3 Dicembre 2018A rischio il futuro della struttura irpina che garantisce un servizio psichiatrico essenziale non solo per il capoluogo. Intanto, dopo l’interruzione del rapporto di lavoro per dodici infermieri, si profila la stessa sorte anche per altri quindici.
Si profila un Natale amarissimo per i dipendenti della nota casa di cura di Avellino. A denunciarlo, in una breve nota, il partito della Rifondazione Comunista.
L’ infinita vertenza che investe i lavoratori della struttura sanitaria “Villa dei pini” di Avellino continua a mietere vittime – si legge nella nota – infatti dodici dipendenti, prevalentemente infermieri, hanno ricevuto le lettere di licenziamento mentre altri quindici rischiano la stessa sorte.
La struttura accreditata con la Regione Campania – aggiunge Rifondazione – ha una funzione fondamentale riguardo alla cura psichiatrica, tuttavia la dirigenza ad oggi non è stata in grado di pianificare una gestione degna delle necessità.
Quindi il commento sferzante sulla situazione della sanità regionale: “La sanità pubblica in Irpinia e in Campania in uno stato a dir poco imbarazzante, a pagare sono soprattutto le cittadine e i cittadini con minori disponibilità economiche ed impossibilitati a ricorrere al servizio privato, sempre più legittimato da scelte politiche che rendono la cura un profitto.
La federazione Irpina di Rifondazione Comunista è al fianco dei lavoratori, chiede l’immediato ritiro dei licenziamenti e un’efficace riorganizzazione del comparto”.