A Villaricca la Fimmg stringe un patto per la salute fra medici e istituzioni.

A Villaricca la Fimmg stringe un patto per la salute fra medici e istituzioni.

29 Marzo 2025 Off Di La Redazione

La Conferenza dei Sindaci ignorata dall’ASL Napoli 2 Nord nel dibattito sulle Case di Comunità.

È un vero e proprio patto per la salute quello stretto a Villaricca tra medici di famiglia e istituzioni locali. L’assemblea, voluta dalla Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (Fimmg), ha messo in evidenza una questione cruciale: il rischio concreto che la figura del medico di famiglia, pilastro della salute pubblica da decenni, possa scomparire a causa di riforme orientate più alla riduzione dei costi che al benessere dei cittadini. All’incontro hanno preso parte non solo il segretario provinciale della Fimmg, Luigi Sparano, ma anche l’intero direttivo regionale del sindacato con Pina TomasielliVincenzo Schiavo e Corrado Calamaro. La presenza del segretario generale della Federazione, Silvestro Scotti, ha dato ulteriore peso all’iniziativa, a cui hanno partecipato numerosi sindaci dei comuni limitrofi, tra i quali quelli di Villaricca, Mugnano, Qualiano, Acerra, Calvizzano e Monte di Procida. Una partecipazione istituzionale che testimonia quanto il tema sia sentito e quanto le comunità locali temano la perdita di un servizio essenziale.

«I medici di famiglia rappresentano il primo riferimento per milioni di italiani. La loro funzione non si limita alla prescrizione di farmaci o visite specialistiche, ma si estende alla gestione complessiva della salute del paziente, alla prevenzione e alla diagnosi precoce. Tuttavia, la mancata valorizzazione della medicina generale e il costante sottofinanziamento rischiano di minare questo modello di assistenza», spiegano i vertici Fimmg. Un tema centrale dell’assemblea è stata la necessità di un maggiore coinvolgimento delle istituzioni nelle decisioni che riguardano i medici di famiglia. I sindaci presenti hanno espresso il loro disappunto per la mancata convocazione dell’ASL Napoli 2 Nord ai tavoli di confronto, sottolineando l’importanza di un dialogo aperto tra tutti gli attori coinvolti nel sistema sanitario. La Conferenza dei Sindaci, infatti, non è mai stata consultata dall’Azienda Sanitaria Locale per quanto concerne le scelte su dove collocare le Case di Comunità e identificare i luoghi strategici per consentire un facile accesso da parte dei cittadini, tenendo conto dei mezzi di trasporto e delle vie di comunicazione.

«Nel dibattito sulla riorganizzazione della sanità territoriale, emerge con forza l’esigenza di potenziare e non impoverire la medicina generale. Gli studi medici, soprattutto se organizzati in forme aggregate come le Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) o le Unioni di Medici di Medicina Generale (UMMG), possono diventare presidi di salute imprescindibili», proseguono dal sindacato. Queste strutture, se adeguatamente supportate, permetterebbero di offrire un servizio più efficiente, con una maggiore capacità di diagnosi di I livello, evitando accessi inutili agli ospedali e garantendo un’assistenza più capillare sul territorio.

Le sfide per la medicina generale sono molteplici: la carenza di nuovi medici, la difficoltà di attrarre giovani professionisti, la necessità di strumenti adeguati per una diagnosi precoce e per la gestione delle cronicità. In un’epoca in cui la medicina di prossimità dovrebbe essere rafforzata, investire nella medicina generale significa investire nella salute pubblica, riducendo il sovraccarico sugli ospedali e migliorando la qualità della vita dei cittadini. «Questa assemblea così partecipata – concludono i medici di famiglia – non è solo un segnale di allarme, ma un appello chiaro alle istituzioni affinché il medico di famiglia resti una figura centrale nel sistema sanitario, adeguatamente supportata e valorizzata. Perché un’assistenza sanitaria territoriale forte non è un lusso, ma una necessità imprescindibile per il benessere della collettività».