“Abbi cura di lui”, la compassione come esercizio sinodale di guarigione
10 Febbraio 2023Questo il titolo dato alla XXXI Giornata Mondiale del Malato che viene celebrata domani 11febbraio. E’ la trentunesima da quando venne istituita nel 1992 da San Giovanni Paolo II.
Papa Francesco nel suo annuale Messaggio afferma che “La malattia fa parte della nostra esperienza umana. Ma essa può diventare disumana se è vissuta nell’isolamento e nell’abbandono, se non è accompagnata dalla cura e dalla compassione. Per la fragilità oggi non c’è spazio. Gli anni della pandemia hanno aumentato il nostro senso di gratitudine per chi opera ogni giorno per la salute e la ricerca. Lourdes è una profezia, una lezione affidata alla Chiesa nel cuore della modernità”.
Come si evince dal titolo , anche sul tema della salute occorre riflettere in termini “sinodali” perché ogni cammino di guarigione presuppone come fondamento una relazione interpersonale di fiducia e un concorso coeso e concorde di istituzioni ed operatori sanitari.
Positivo lo slogan coniato dall’ASLNa/1-centro: “una Squadra al lavoro per garantire salute” così in calce alle firme degli atti amministrativi. Si coglie cioè l’indispensabile collaborazione di tutti e la convergenza delle intenzioni verso il bene comune!
La Giornata Mondiale del Malato, in effetti, non invita soltanto alla preghiera e alla prossimità verso i sofferenti; essa, nello stesso tempo, mira a sensibilizzare il popolo di Dio, le istituzioni sanitarie e la società civile a un nuovo modo di avanzare insieme. Nondimeno la malattia ci fa sperimentare in maniera evidente la nostra dipendenza da Dio e che la fede e la preghiera diventano “balsamo prezioso” per resistere al male e vincerlo. Scienza e fede si intrecciano e si fondono dentro la nostra esperienza di malattia e di guarigione.
Un rapido sguardo alle condizioni attuali della sanità pubblica nella nostra Città ci dice che il cammino di riorganizzazione è ancora impegnativo.
Nonostante gli sforzi l’obiettivo di dare a tutti i cittadini un servizio sanitario garantito e sufficientemente attento nei tempi di assistenza e nella certezza delle cure si fa fatica ad implementarlo. Grandi eccellenze e difficoltà oggettive coesistono all’interno del sistema! In quasi tutti gli ospedali sono stati acquistati macchinari (robot, risonanze,tac ecc.ecc.) di ultima generazione che garantiranno interventi di altissima qualità e precisione evitando effetti collaterali dannosi specialmente negli ictus ed in ocnologia.
Però due problematiche affliggono: la prima è che sta aumentando la violenza verso gli operatori sanitari specialmente quelli impegnati nell’emergenza. Rabbia ingiustificata ed ingiusta! Incultura, diseducazione, mancanza di rispetto, autolesionismo!
La seconda è la difficoltà a reperire personale sanitario da impegnare nelle urgenze e quindi non si riesce a far funzionare bene i Pronto Soccorso e quelli già rinnovati negli spazi e nelle strutture non possono essere resi operativi (per es. al S.Giovanni Bosco). Perché? Per il motivo di cui sopra e per scarsa attrattiva economica. Non viene premiata la diversa responsabilità che investe un operatore sanitario dell’emergenza da quelli dei reparti ordinari. Speriamo che il PNNR e le risorse aggiuntive diano una risoluzione a tali inderogabili problematiche. Infine non si comprende perché, ancora oggi nonostante se ne parli e discuta da tempo, i nostri Policlinici Universitari non siano dotati di Pronto Soccorso come è in tutta Italia. Motivi economici? Ma non è proprio l’emergenza che forma la qualità dei medici e ne tempra il carattere? Ah, saperlo!
Infine come ogni anno i nostri Vescovi faranno visita ad alcuni ospedali cittadini: l’Arcivescovo Mons.Battaglia farà visita al Cardarelli, Mons. Autuoro al Monaldi, Mons. Benduce al San Giovanni Bosco e Mons. Castello al Policlinico Vanvitelli. A sera, invece, momento importante e qualificante della comunione ecclesiale è la Solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta da S. Ecc. Mons. DOMENICO BATTAGLIA alle ore 18,30 di SABATO 11 febbraio anniversario delle Apparizioni della Madonna a Lourdes, nella Basilica Santuario dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio e dell’Unità della Chiesa (Tempio di Capodimonte).
Maria apparsa a Lourdes sostenga gli ammalati nel loro percorso di guarigione ed i curanti nel gravoso impegno di assistenza, ricerca scientifica, capacità amministrativa e dedizione alla propria missione: “Ero malato e mi avete visitato” ci ha comandato Gesù!
Tutti coloro che sono impegnati nel campo sanitario sono vivamente invitati a presenziare. Ammalati, associazioni di categoria, medici, infermieri, personale direttivo ed ausiliare, cappellani, suore, ministri straordinari della Eucarestia, volontariato e i movimenti ecclesiali come segno di comunione e testimonianza.