Accordo integrativo regionale, il Sindacato si spacca

Accordo integrativo regionale, il Sindacato si spacca

12 Dicembre 2019 0 Di La Redazione

La proposta della Regione divide il Sindacato: Smi e Snami rifiutano di sottoscrivere l’intesa che, invece, viene accettata da Fimmg ed Intesa sindacale.

 

Sindacato diviso. “Abbiamo interrotto le trattative per l’Air di medicina generale in quanto ci siamo resi conto che le risorse non esistevano” ha dichiarato Luigi De Lucia, segretario regionale della Campania del Sindacato medici italiani, commentando l’ultima riunione con la Regione Campania.

La parte pubblica ha assicurato circa 7,4 milioni provenienti dai fondi di ponderazione dei medici di famiglia, è questo la dice lunga. Poi erano previsti altri 3 milioni, che la regione aveva promesso, per l’assunzione dei collaboratori di studio, per il disbrigo delle questioni burocratiche e amministrative, per risparmiare tempo da dedicare esclusivamente ai pazienti e per l’assunzione di infermieri per gli studi dei medici di famiglia”.

Ma i 3 milioni di euro e promessi al momento non ci sono: siamo alla farsa. Per questo il Sindacato medici italiano e lo Snami non hanno firmato questo accordo mentre Fimmg ed Intesa sindacale si sono precipitati a siglare l’accordo, prendendo per buone le promesse della parte pubblica”.

Per di più c’è da registrare un fatto molto grave: la Fimmg e la parte pubblica hanno deciso di cancellare il servizio medico di Continuità assistenziale, eliminando i presidi di continuità assistenziale, diminuendo il loro organico. I colleghi della Campania lo devono sapere: questa scelta scellerata è scaturita da un disegno politico preciso della Fimmg, il Sindacato che si pregia di essere il più rappresentativo della categoria e della Regione Campania. Vogliono passare dall’assistenza h 24 all’assistenza h 12 fino ad arrivare alla completa cancellazione; lo Smi non condividerà mai questa scelta”.

La mia parte sindacale – conclude De Lucia – fin quanto non sarà in grado di valutare la vera entità del finanziamento pubblico per il rinnovo del contratto integrativo e a scongiurare la riduzione dell’organico di continuità assistenziale non firmerà nessuna intesa e questo in nome della difesa dei diritti della classe medica e dei pazienti campani”.