Accordo “truffa” sanità privata, la guerra infinita
22 Giugno 2019I segretari regionali Cgil-Fp sulla vertenza una tantum: “Dopo la propaganda arrivano le verità. E sull’accordo con la regione, da mercoledì presidio permanente a S. Lucia”.
Polemiche sempre più aspre fra Cisl-Fp e Uil-Fpl da un lato e Cgil-fp dall’altro. È tempo di fare i bilanci – dice il sindacato di via Toledo – dopo due mesi e mezzo di vita dell’accordo-truffa sulla “una tantum” nella sanità privata sottoscritto da Aiop, Fp Cisl E Uil Fpl.
Ebbene, nonostante i ripetuti “ultimi avvisi” dati in maniera pressante, quotidiana, fastidiosa ai lavoratori per “invitarli” a sottoscrivere l’accordo, su scala regionale i consensi sono pochi.
Nonostante i roboanti proclami di altri soggetti – continua la nota a firma del segretario regionale della Funzione pubblica e della sanità privata, rispettivamente, Alfredo Grazi Cosentino e Marco D’Acunto – ci fermiamo a dati eclatanti: nella struttura del presidente dell’AIOP, la Clinic Center di Napoli, i lavoratori attivi che hanno sottoscritto l’accordo si fermano, ad oggi, a poco più del 30%; nella struttura del vicepresidente dell’Aiop, il Campolongo Hospital di Eboli (Sa), i lavoratori attivi che hanno sottoscritto l’accordo sono meno del 50%.
In tantissime strutture nessun lavoratore ha sottoscritto l’accordo. In una di queste, lo scarso esito dei consensi ha costretto il coordinatore aziendale della Cisl a rassegnare le dimissioni. Il coordinamento aziendale della Uil di una struttura di Salerno ha ufficialmente comunicato alla federazione provinciale di quella sigla che nessun iscritto sottoscriverà l’accordo in quanto non rispettoso della dignità dei lavoratori. In un intero gruppo che si occupa di riabilitazione a Napoli e provincia tantissimi iscritti alla Cisl Fp hanno deciso di non sottoscrivere l’accordo. È il segno tangibile che i lavoratori attivi quell’accordo non lo vogliono, che non sono disposti a mercanteggiare la loro dignità e la loro professionalità. Come lo è il fatto che in 35 giorni l’Aiop ha spostato per 5 volte in avanti la “data ultima” entro cui firmare l’accordo.
Ce ne sarebbe abbastanza perché i datori di lavoro ed i sindacati che insieme a loro stanno provando a “forzare” il consenso dei lavoratori, la smettessero di chiamare ogni giorno i loro dipendenti, di fargli sentire il fiato sul collo: hanno messo a disposizione i loro uffici, se i lavoratori non ci vanno, devono farsene una ragione.
Come una ragione dovrebbero farsene coloro i quali non hanno compreso che l’interruzione delle relazioni sindacali nel comparto è stata decisa su una questione di merito. Mentre è davvero incomprensibile su quale questione di merito altri hanno deciso di rompere con questa Organizzazione.
Ma la protesta sull’una tantum è solo uno dei punti di una vertenza più complessiva per i quali la FP CGIL è in campo. Questa Organizzazione, infatti, non ha dimenticato che da oltre tre mesi il presidente della Regione non risponde ad una sollecitazione di FP CGIL e CGIL tesa a riprendere il tavolo di confronto sul punto 3 dell’accordo sottoscritto nel 2018 con CGIL, CISL e UIL: una verifica dello stato dell’arte della sanità per procedere al riequilibrio tra pubblico e privato che doveva avvenireattraverso l’applicazione di regole certe per gli accreditamenti, la definizione degli organici in rapporto ai posti letto e l’attuazione di norme che obblighino al rispetto da parte dei datori di lavoro del contratto collettivo nazionale di lavoro firmato dalle organizzazioni sindacali.
Per sostenere questo punto della vertenza da mercoledì mattina la FP CGIL organizzerà un presidio permanente sotto la sede della Regione a Santa Lucia.
Si tratta di un tema che dovrebbe investire non solo la CGIL ma tutti coloro che hanno sottoscritto quell’accordo con il presidente della Regione.
Nel frattempo la Fp Cgil continuerà incessantemente ad informare sui luoghi di lavoro con assemblee quotidiane i lavoratori invitandoli a non sottoscrivere alcuna conciliazione forti dei pagamenti che proprio in queste ore alcune aziende stanno emettendo in favore di lavoratori che hanno seguito la strada della FP CGIL e che stanno riscuotendo le somme previste dalle tabelle sottoscritte in altre regioni d’Italia i quali importi sono il 65% in più di quanto l’accordo-truffa sottoscritto in Campania prevede.