Addio a Mario Manzi, il vigile buono di Sorrento
27 Agosto 2024Oggi la comunità sorrentina ha perso un pilastro, un uomo che con la sua gentilezza e il suo instancabile impegno ha saputo conquistare il cuore di tutti. Mario Manzi, meglio conosciuto come il “Vigile Buono”, è scomparso, lasciando un vuoto che sarà difficile colmare. La notizia della sua morte ha scosso profondamente la cittadina, dove Mario era non solo una figura autorevole, ma soprattutto un amico, un confidente, un simbolo di dedizione e altruismo.
Mario Manzi, originario di Sorrento, ha dedicato gran parte della sua vita al servizio della comunità come vigile urbano. Ma per i cittadini, Mario non era un vigile qualsiasi. Era quello che salutava sempre con un sorriso, che conosceva per nome quasi ogni abitante e che era sempre pronto a dare una mano. Che si trattasse di aiutare un anziano ad attraversare la strada, calmare un turista smarrito o risolvere una situazione di disagio in modo pacifico e comprensivo, Mario era lì, con il suo caratteristico cappello e una parola di conforto.
Il suo impegno andava ben oltre il dovere. Mario era noto per la sua presenza costante durante gli eventi comunitari, sempre in prima linea per garantire la sicurezza, ma anche per assicurarsi che tutto si svolgesse in un clima sereno. Le sue azioni parlavano di un uomo che amava profondamente Sorrento e i suoi abitanti, e che considerava il suo lavoro non solo una professione, ma una missione.
La sua bontà era contagiosa. Mario aveva una capacità innata di entrare in sintonia con le persone, di capire i loro bisogni e di agire di conseguenza. I sorrentini lo ricordano per la sua umanità, per quel modo tutto suo di rendere migliori le giornate di chiunque avesse la fortuna di incontrarlo.
Il suo operato è stato riconosciuto e apprezzato anche dalle autorità locali. Mario aveva ricevuto numerosi encomi per il suo servizio impeccabile e per il suo contributo alla promozione di una cultura della legalità e del rispetto reciproco. Ma ciò che lo rendeva davvero speciale era la sua capacità di rimanere umile, nonostante i tanti riconoscimenti. Per lui, il vero premio era la gratitudine e l’affetto della gente.
Oggi, mentre la città si stringe nel dolore, è impossibile non riflettere sull’eredità che Mario lascia dietro di sé. La sua figura rimarrà per sempre impressa nella memoria collettiva di Sorrento. I suoi colleghi, i cittadini e chiunque abbia avuto il privilegio di conoscerlo sanno che Mario non era solo un vigile urbano, ma un esempio di come si possa fare la differenza con gentilezza e dedizione.