Afa, come proteggere i più piccoli
30 Giugno 2019Fino ai 24 mesi è particolarmente forte il pericolo di disidratazione, complice la calura estiva. In farmacia sono reperibili soluzioni idrosaline prodotti per la reidratazione.
Con l’arrivo del gran caldo, soprattutto se accompagnato dall’afa, a risentirne sono un po’ tutti. Ma in special modo persone fragili, malati cronici, anziani e bambini. Ai consigli che normalmente sono validi per tutte le categorie a rischio (evitare l’esposizione al sole nelle ore più calde della giornata, bere spesso, fare largo consumo di frutta e verdura e, se il caso, aiutarsi con gli integratori per recuperare i Sali minerali che si perdono con la sudorazione) se ne aggiungono quelli specifici per i bambini in tenera età e per i neonati.
Per i neonati è insostituibile l’allattamento al seno, almeno nel primo anno di vita. Eventuali alimenti sostituivi dovrebbero essere preparati appositamente dalla madre secondo i principi della dieta mediterranea, da preferirsi agli omogenizzati preconfezionati. Attenzione al latte e ai suoi derivati: possono inacidire. Fino ai 24 mesi, inoltre, è particolarmente forte il pericolo di disidratazione, complice la calura estiva. In farmacia sono reperibili prodotti per la reidratazione orale: soluzioni idro-saline, già pronte per essere ingerite. Vanno somministrate – è bene ribadirlo – su consiglio del pediatra soprattutto in presenza di una possibile gastroenterite virale, tipico male di stagione.
Per i più grandicelli, attenzione agli alimenti, infatti, c’è una generalizzata emergenza determinata dalla più facile degradazione del cibo soprattutto quando c’è difficoltà ad identificarne la provenienza. Sotto accusa i cibi, cosiddetti da strada, noce di cocco, le “grattate” rinfrescanti, ancora più sospette se vendute da ambulanti. Il rischio di contrarre un’infezione per i bimbi oltre i 2 anni d’età è elevato. Bisogna privilegiare una dieta ricca di amidi e verdure, proteica quanto basta, e poi sì al gelato, benvenuta la merenda a base di frutta, acqua a volontà perché la sete è tanta ma, si badi bene, non ghiacciata.
L’esposizione ai raggi solari possono risultare dannose se non si evitano le ore di punta e se non adeguatamente protetti da filtro solari. È provato, infatti, che le radiazioni ultraviolette inducono degenerazioni cutanee e questo è ancora più vero se si tratta della delicata pelle dei bambini. Spiaggia vietata ai neonati: anche sotto l’ombrellone; praticabile invece dagli altri. Can cautela. Consigliabile l’adozione di filtri a protezione totale e la frequentazione in particolari ore del giorno (la mattina non oltre le 10 e 30, la sera dopo le 17). In caso di sospetto colpo di sole evitare maldestri tentativi di rianimazione. Mentre si attendono i soccorsi, il bambino va trasportato in luogo fresco e ventilato.
Punture d’insetti. Come difendersi dalle zanzare? Efficacissimo il rimedio delle nostre nonne: un velo di tulle sulla culla. Per il bimbo che ha conquistato maggiore autonomia e riposa nel suo letto, esistono specifici prodotti repellenti ad applicazione cutanea.
La vacanza ideale. Meglio se a contatto con la natura e in località non mondane, per non rivoluzionare il ritmo sonno-veglia.