Agenas “premia” la sanità irpina

Agenas “premia” la sanità irpina

8 Giugno 2019 0 Di Tiziana Urciuoli

L’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali attesta i progressi della sanità in provincia di Avellino. In particolare sul trattamento delle fratture di femore e dei tagli cesarei.

Non ci sono solo rose e fiori nella sanità Irpina. Anzi, le spine non mancano. Pure, nel panorama variegato della sanità campana la provincia di Avellino – tra Azienda ospedaliera e Azienda sanitaria territoriale – rimane sicuramente tra quelle messe meglio.  La conferma arriva dal trend complessivo che riguarda l’Asl di Avellino, sulla scorta dei dati del Rapporto della Agenzia Nazionale della Sanità (Piano Esiti 2018) riferiti alle prestazioni erogate nel 2017. Dalla lettura dei report annuali di Agenas, giunge il riscontro di una tendenza, complessiva, al miglioramento delle peformance. Infatti, le percentuali di tagli cesarei sono passati da un valore del 34,54% del 2015 a 26,59% del 2017; lo stesso dicasi per i dati relativi alla frattura del collo del femore, operata entro le 48 h, che mostrano il passaggio da un valore di 20,65% del 2015 ad un valore del 48,39 del 2017 (sempre dati Agenas).

I dati dell’Asl di Avellino evidenziano, quindi, come sia calato il numero di tagli cesarei, così come è diminuito il numero della mortalità per infarto. Nello specifico, per i pazienti colpiti da infarto miocardico acuto (STEMI), la proporzione di trattati con Ptca entro 2 giorni è passata dal 60,42 nel 2015 al 66, 06% del 2017; la mortalità a 30 giorni per infarto miocardico acuto è passata dal 10,5% del 2015 al 7,69 del 2017 (Dati Agenas – Asl Avellino). Per ciò che riguarda il tasso di mortalità a 30 giorni per lo scompenso cardiaco congestizio, i dati Agenas confermano la virtuosità dell’Unità operativa complessa di Cardiologia-Utic dell’ospedale Frangipane di Ariano Irpino, mentre permangono le criticità relative al nosocomio di Sant’Angelo dei Lombardi per il quale l’Asl ha, comunque, previsto un importante investimento con l’attivazione a breve dell’Unità Operativa Cardiologica. Riguardo i dati sull’infarto miocardico acuto trattato entro due giorni e sulla mortalità a 30 giorni per la stessa patologia, l’attivazione nel plesso ospedaliero di Ariano Irpino dell’Emodinamica – per la quale si attende l’erogazione dei fondi per l’Edilizia Sanitaria ex art. 20 – ridurrà i tempi necessari per la coronarografia che al momento viene effettuata nell’Azienda Ospedaliera Moscati; per i pazienti con Stemi, le procedure di rivascolarizzazione (angioplastica e stent) vengono garantite entro due ore o entro massimo 24 h se questi ultimi sono stati preventivamente trattati con trombolisi efficace.