Aggressione ai medici, pene più severe
27 Settembre 2019Il disegno di legge licenziato in Senato per punire chi aggredisce un operatore sanitario è il primo passo di un percorso che deve valersi anche di deterrenti preventivi.
Le istituzioni si stanno muovendo nella direzione giusta ma per tutelare al meglio i camici bianchi occorrono anche gli sforzi delle autorità locali. “L’approvazione in Senato del Ddl che inasprisce pene per chi compie atti di violenza contro medici ed operatori socio-sanitari è una buona notizia ma ciò che serve è una visione della problematica anche a livello territoriale. Nel 2018 il Consiglio regionale della Campania ha approvato all’unanimità, su mia proposta, una mozione che impegnava il governatore De Luca e la sua Giunta a mappare e localizzare i presìdi cosiddetti a rischio.
Serve un’attenzione specifica alle zone in cui il disagio è più forte, specie al Sud”. Lo dichiara Flora Beneduce, consigliere regionale e componente della Commissione Sanità della Campania. Ci auguriamo tutti che il testo licenziato da Palazzo Madama rappresenti un deterrente valido contro atti di brutale violenza contro i nostri medici ed il personale che lavora negli ospedali ma il tema va meglio inquadrato in termini di prevenzione, rafforzando la vigilanza sui presìdi di frontiera”, evidenzia l’esponente azzurro.
“Una rapida approvazione alla Camera con un’attenzione specifica ai territori oggetto di episodi eclatanti o frequenti aiuterebbe chi ogni giorno presta con sacrificio la sua opera nella cura del prossimo – chiude Beneduce – e in condizioni spesso disumane, ad acquisire più serenità”.