Aggressioni negli ospedali, la Fp Cgil: positiva convocazione in Prefettura
21 Settembre 2024La Fp Cgil Salerno esprime il proprio apprezzamento per la convocazione delle Organizzazioni sindacali del comparto e della dirigenza medica da parte del prefetto di Salerno sul tema delle aggressioni nei presidi ospedalieri.
Questo incontro, previsto per martedì 24 settembre, rappresenta un passo importante considerato che questo fenomeno, sempre più frequente, mette quotidianamente a rischio la sicurezza del personale sanitario.
La Fp Cgil Salerno sarà presente all’incontro con proposte concrete per fermare questo fenomeno inaccettabile.
“Crediamo fermamente che sia necessario un intervento deciso e coordinato per garantire un ambiente di lavoro sicuro e sereno per tutti gli operatori sanitari. Per evitare il conflitto tra utenti e operatori serve ridurre il livello di esasperazione del personale sanitario e dell’utenza, serve investire sulla sanità con risorse adeguate e strumenti utili a potenziare la capacità di risposta del Servizio Sanitario Nazionale” – dichiara, in una nota, il segretario generale Antonio Capezzuto.
La Fp Cgil sottolinea l’importanza di adottare misure strutturali e culturali per contrastare le aggressioni in sanità, senza sottovalutare la questione assunzionale che sta creando sempre più carenza nei presidi sanitari mettendo sotto pressione gli operatori sanitari e i medici, a partire dai Pronto soccorso
Tra le prime proposte:
– Aumento dei presidi di polizia negli ospedali per garantire una presenza costante e dissuasiva.
– Installazione di telecamere di videosorveglianza nelle aree critiche per monitorare e prevenire comportamenti violenti.
– Formazione specifica per il personale sanitario su come gestire situazioni di conflitto e aggressione.
– Campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini per promuovere il rispetto e la collaborazione con il personale sanitario.
E’ importante ricordare che sono stati ben 16 mila gli episodi di aggressione al personale sanitario e sociosanitario nel 2023 e 18 mila le operatrici e gli operatori coinvolti, secondo quanto emerge dalla relazione sul 2023 dell’Osservatorio. La professione più colpita è quella infermieristica, seguita dai medici e dagli operatori socio-sanitari. Due terzi delle persone aggredite sono donne. Gli ambienti più rischiosi risultano essere i Pronto Soccorso, le Aree di Degenza, i servizi psichiatrici e gli ambulatori. I principali aggressori sono i pazienti (69%) contro il 28% di parenti. Il 68% delle aggressioni è di tipo verbale, il 26% fisico e il 6% contro beni di proprietà” – conclude la nota.
È fondamentale lavorare insieme per ricostruire un clima di fiducia e rispetto reciproco.
La Fp Cgil continuerà a impegnarsi per la tutela dei diritti e della sicurezza dei lavoratori della sanità, affinché possano svolgere il loro prezioso lavoro in condizioni di piena sicurezza.