Aitf Caserta veste ancora una volta i panni della solidarietà

Aitf Caserta veste ancora una volta i panni della solidarietà

19 Novembre 2020 0 Di La Redazione

Franco Martino: “Probabilmente i trapiantati annoverano al proprio interno una particolare sensibilità, considerato il forte senso di riconoscimento che provano nei confronti dei camici bianchi”.

 

A poco più di 48 ore dalla pubblicazione della delibera di accettazione della donazione da parte della direzione generale aziendale, nella giornata di ieri l’altro è avvenuta la consegna dei DPI presso l’AORN Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta. “Lo avevamo detto e lo abbiamo fatto, poiché le chiacchiere stanno a zero – dichiara Franco Martino, presidente dell’associazione trapiantati di organi AITF – considerato quanto sta accadendo nei nostri ospedali e a che cosa sono realmente esposti gli operatori sanitari; c’è un solo modo di dimostrare concreta solidarietà: quello di stare vicino ai nostri medici e infermieri, contribuendo a fornire loro quei dispositivi di protezione individuale che, diciamocelo francamente, non sono presenti a sufficienza per tutti. Purtroppo. Com’è noto, il nostro sodalizio non è nuovo a iniziative del genere; siamo giunti già alla quarta donazione in questo 2020; e, grazie alla generosità dei trapiantati e dei trapiantandi, non disdegniamo di poter ancora fare. Probabilmente i trapiantati annoverano al proprio interno una particolare sensibilità, considerato il forte senso di riconoscimento che provano nei confronti di queste persone in camice bianco che, tuttora, rappresentano le uniche figure rimaste stampate nella mente prima di cadere nell’oblio in quella sala operatoria in cui sono stati sottoposti al trapianto. E ancora all’atto del risveglio, sempre loro, le figure in camice bianco, che erano riuscite di nuovo a traghettarli nel mondo dei vivi. Sappiamo bene che una donazione fatta non dovrebbe essere resa visibile – continua il dottor Martino – ma ci teniamo lo stesso a rendere pubbliche queste nostre azioni, per due motivi: in primis c’è quello della speranza di sortire delle emulazioni, che appaiono davvero indispensabili in questo periodo; e subito dopo, quello di dare trasparentemente merito ai tanti nostri associati che, generosamente, ci consentono di poter realizzare anche queste azioni”.