Al Rummo di Benevento mancano gli ortopedici
6 Gennaio 2019Nell’ospedale di riferimento della provincia sannita la carenza di personale è problema annoso. “Una situazione emergenziale alla quale cercheremo di porre rimedio con i concorsi – dichiara il manager Pizzuti – ma che non compromette le fondamentali attività del reparto”.
È da qualche giorno che è stata ridotta l’attività del reparto di ortopedia e traumatologia dell’ospedale “Rummo” di Benevento. La misura è stata assunta dal direttore dell’Uoc, Giuseppe Pica; a dettarla, la carenza di personale. Ad andare via, nella circostanza, sono stati il dottore Roberto, per dimissioni ed il suo collega De Nigris, per “raggiunti limiti di età”. È solo l’ultimo, in ordine di tempo, dei problemi che si stanno vivendo nella struttura ospedaliera per la diminuzione dell’organico. In una nota indirizzata ai vertici dell’azienda ospedaliera, Pica ha evidenziato come sia oggettivamente impossibilitato a garantire tutta la gamma delle attività istituzionali che consistono nella guardia h24, la chirurgia, l’assistenza di reparto e ambulatorio.
Dopo il tentativo di ottenere la disponibilità di due ortopedici in servizio al presidio di Sant’Agata dei Goti, è stato così costretto a sospendere il servizio di guardia notturna e festiva con relativa reperibilità integrativa; allo stesso tempo, ha riattivato la reperibilità sostitutiva notturna e festiva di una sola unità, così come è avvenuto dal settembre 2017 ad aprile dello scorso anno. Per tali ragioni, “nell’orario 14-20 dei giorni feriali – è dato di leggere nella comunicazione al direttore generale – e nell’orario 8-20 dei festivi le attività di Pronto soccorso ortopedico saranno svolte in regime di consulenza. Nell’orario 20-8 dei feriali e dei festivi saranno assicurate solo prestazioni urgenti in consulenza su reperibilità per il codice “rosso” e “giallo”; di contro, le consulenze per gli altri codici potranno essere evase nel successivo turno di servizio 8-14”. Pica si preoccupa di segnalare, infine, che le emergenze di reparto saranno gestite, nelle more dell’arrivo del medico reperibile, dal medico rianimatore, mentre le urgenze di reparto saranno gestite “in primis” dal medico reperibile di reparto. “È di certo una situazione di emergenza – avverte il direttore generale Pizzuti – che, in ogni caso, non compromette le sostanziali, normali attività del reparto; i riflessi si colgono solo sugli impegni ambulatoriali”. Ci troviamo in una condizione – aggiunge – provocata da un decremento del personale cui stiamo cercando di porre rimedio nel più breve tempo con i concorsi. Bisogna anche aggiungere, peraltro, che quella dell’ortopedico è una figura professionale sempre più rara da reperire”.