Al “Salvo D’Acquisto” di Napoli, canzoni per combattere l’Alzheimer
19 Novembre 2021Il 21 dicembre prossimo presso il teatro “Salvo D’Acquisto” si terrà il concerto “Coral…mente”, ad esibirsi saranno tutti i pazienti affetti da Alzheimer, coinvolti nel progetto “Canzoni e Alzheimer” del CTO, che si cimenteranno in un repertorio di canzoni classiche napoletane come “Funiculì funiculà”, “‘O sole mio”, “O’ surdato ‘nnamurato” indossando accessori che rimandano agli anni ’60 quando si trovavano nell’età della propria gioventù. Il progetto a cura dell’Unione Musicisti e Artisti Italiani presso la struttura del CTO Ospedale dei Colli realizzato con il sostegno della Fondazione Banco di Napoli e la supervisione scientifica del neurologo Bruno Ronga si prepara a mostrare i risultati raggiunti con i pazienti affetti da Alzheimer durante i 3 mesi di laboratorio di canto corale con il contributo di musicisti e psicoterapeuti. Il progetto, totalmente gratuito, vanta due aspetti caratterizzanti: insegnare a cantare in coro, quindi prepararsi anche a casa con l’aiuto dei caregiver (così facendo il paziente ogni giorno possiede un fine quello di prepararsi all’incontro successivo per non sfigurare con i propri compagni di coro), e in seconda istanza dare al paziente un obiettivo, quello legato alla “finalizzazione” del lavoro ovvero la partecipazione all’evento conclusivo pubblico, che prevede la presenza di parenti e amici. Nell’aula magna del CTO, ogni giovedì, da settembre si sono incontrati ben 14 persone tra pazienti affetti da Alzheimer (di grado lieve moderato) e i loro caregiver insieme ai musicisti Giuseppe Schirone e Romeo Barbaro per poter cantare e suonare insieme. Le note di un pianoforte così come i battiti di un tamburello o il ritornello di una famosa canzone hanno risvegliato tanti ricordi e provocato sorrisi. Questo progetto si era prefissato obiettivi precisi: di tipo cognitivo ovvero il miglioramento o quanto meno mantenimento dei livelli di performance cognitiva; di tipo funzionale ovvero miglioramento o mantenimento dei livelli di funzionamento nelle attività strumentali della vita quotidiana; di tipo psico-comportamentali legati alla riduzione o non accentuazione degli eventuali disturbi neuropsichiatrici associati e della depressione; obiettivi sul caregiver ovvero riduzione del carico e del di stress sul familiare. La musica e il coro dunque sono diventati strumento ‘riabilitativo’ per i soggetti affetti da decadimento cognitivo al fine di favorire la socializzazione e la modificazione dello stato umorale della persona. Fondamentale infatti è la capacità del CORO di generare il senso del “ruolo” permettendo cambiamenti quali l’accrescimento dell’autostima e della considerazione di se stessi. Inoltre la riattivazione della memoria musicale ed emozionale, favorisce l’espressione e la condivisione dei propri vissuti emotivi e dei ricordi autobiografici emersi grazie alla stimolazione sonora/musicale. Il percorso facilita i pazienti ad un viaggio di consolidando delle relazioni sociali, che risultano spesso rarefatte o assenti.