“Al Sud troppi manager incapaci”, parola di ministro
15 Gennaio 2019Il riferimento diretto di Giulia Grillo, titolare della Sanità, è per la Calabria ma il giudizio negativo, “per analogia”, coinvolge tutto il meridione.
Il Ministro della Salute a Presa Diretta su Rai 3 è tornata a parlare di nomine in sanità dopo la querelle con il presidente della Calabria: “Influenza della politica è uno dei problemi principali della sanità”. Sui vaccini ha ribadito come “l’obbligo ha diviso il Paese anche se può aiutare a farne capire l’importanza”. Riferimento anche al caso della “schedatura” degli ex membri del Consiglio superiore di sanità (Css): “Polemica surreale e fondata sul nulla”. E sul personale: “Mancano specialisti, al lavoro per riforma sistema post laurea”.
Dai vaccini, passando per il caso Css, fino ai temi caldi del personale e delle nomine in sanità. Sono questi i temi toccati dal Ministro della Salute, Giulia Grillo durante la sua intervista a Presa diretta´, su Rai3.
Vaccini. “Come medico sarebbe impossibile per me essere contro i vaccini, che sono uno strumento di prevenzione primaria. Quello che noi abbiamo voluto sottolineare è l’importanza dell’informazione, cioè spiegare ai cittadini che queste ricostruzioni che girano sono assolutamente fasulle e non c’è nulla da temere sui vaccini”. Grillo ha poi ribadito come sono importanti “tutti e dieci i vaccini, anche se in questo momento è molto importante quello contro il morbillo, perché è ancora in atto una sua diffusione abbastanza sostenuta, e invito anche gli adulti a vaccinarsi perché molto spesso sono loro che lo veicolano tra i bambini”.
Rispetto all’obbligo però la Grillo evidenzia come “ha creato grande frattura nel Paese” anche se l’obbligatorietà può aiutare perché fa capire l’importanza del vaccino”.
Il ministro ha quindi evidenziato che “le coperture vaccinali sono diminuite tantissimo perché nei consultori non c’è stata una adeguata informazione. Anche l’antitetanica è importante. Noi abbiamo legge in Parlamento dove è previsto che le autorità locali possono usare obbligo come accade in Spagna e Germania”.
Quanto alle dichiarazioni del vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, secondo il quale 10 vaccini sarebbero troppi e inutili, Grillo ha tagliato corto: “Salvini ha fatto vaccinare i suoi figli, quindi è stato travisato quello che ha detto”.
Caso Consiglio superiore di sanità. Altro tema toccato quello della ‘schedatura politica’ degli ex membri del Css. “Una polemica surreale e fondata sul nulla – ha detto Grillo – , ho anche pubblicato questo file. Mi sono preoccupata di vedere se qualcuno avesse fatto nomine politiche” e dalle verifiche è risultato che “pochi avevano un coinvolgimento politico”. Il Css “lo avevo già sciolto perché volevo dare la possibilità ad altre personalità importanti di poter partecipare alla vita scientifica del Paese”
Personale. Tema caldissimo poi quello del personale. “È fondamentale – ha detto il Ministro – anche perché il pubblico dev’essere più competitivo del privato, perché altrimenti rischiamo che le poche risorse umane che abbiamo vanno a lavorare tutte nel privato e la sanità pubblica chiude. Abbiamo aumentato i fondi per le borse di specializzazione perché oggi mancano specialisti. Abbiamo aumentato anche le borse per medicina generale e stiamo lavorando ad una riforma del sistema di formazione post laurea che faccia passare il medico direttamente dalla laurea alla specializzazione come avviene in tutta Europa”.
“Stiamo poi lavorano sullo sblocco assunzioni – ha precisato – decisa dal governo Berlusconi. Questo blocco ha svuotato le piante organiche e va assolutamente rimosso e sono sicura che troveremo l’intesa nei prossimi mesi”.
Nomine in sanità e caso Calabria. “La Calabria – ha ribadito Grillo rispetto alla polemica con il presidente Oliverio che ha nominato i nuovi commissari di Asl e ospedali senza coinvolgere i nuovi commissari di Governo – è l’unica regione che in questi ultimi 4 anni è peggiorata. Tutte sono migliorate, anche quelle che erano in grandi difficoltà, la Calabria no, sia negli indici dei Lea sia nel disavanzo. E cosa ha fatto il governatore Oliverio? Ha rinominato le stesse persone che hanno fatto peggiorare la situazione, quando lui avrebbe dovuto concordare delle nomine di manager che sarebbero dovuto essere il top del top”.
“Uno dei problemi principali della nostra sanità – ha sottolineato Grillo – è che al Sud si continua a nominare sempre gli stessi manager, che non sanno fare i manager. Abbiamo bisogno di manager capaci. Dobbiamo quindi collaborare con le Regioni per un Patto per la Salute che sia serio, non come un contenitore vuoto come l’ultimo, in cui si risolve una volta per tutte la questione della nomina dei vertici. I cittadini mi chiedono di eliminare la politica dalla sanità”.
E in questo senso Grillo ha rivolto un “appello a tutti i presidenti di Regione: lavoriamo insieme per ridurre al minimo, per cancellare, l’influenza della politica nella Sanità, perché ci sono delle regioni che la subiscono in maniera assolutamente invalidante, come la Calabria”.