Alessandro Imelio, la “rigenerazione artistica”
19 Gennaio 2021Olismo: principio filosofico e metodologico di alcune scienze per il quale i sistemi complessi sono irriducibili alla mera somma delle loro parti, in modo tale che le leggi che regolano la totalità non possano mai essere riducibili alla semplice composizione delle leggi che regolano le parti costituenti.
La Comunità scientifica concorda ormai nel considerare la Psiconeuroendocrinoimmunologia il paradigma cui far riferimento per comprendere l’essere umano. Fortunatamente è chiaro a tutti come il dualismo cartesiano che, lungamente è stato preso in considerazione per comprendere l’uomo, separando, artificialmente il mentale dal fisico, è irrimediabilmente superato.
La lezione olistica, di questi tempi, rappresenta un’ancora di salvezza e l’unica via interpretativa. Per mantenere integro l’organismo bisogna alimentarsi in maniera adeguata: cibo sano e pensieri positivi.
Ne parliamo con un vocal holistic trainer di chiara fama: Alessandro Imelio. Ha conseguito il CFP EVT e l’expertise nel master di alta formazione in vocologia artistica presso Fondazione Flaminia (RV)-Università di Bologna.
Dal 1994 ad oggi è in formazione ed aggiornamento continui.
Ricercatore appassionato dello sviluppo dei potenziali del SÈ da oltre 20 anni, indaga la voce cantata e parlata utilizzandola, fra gli altri, quale strumento di autoconoscenza.
Già docente per la Music Academy D3 di Zurigo e per gli studi televisivi ASA Polaris (MI), dirige il lab Voce Artistica presso il collegio Griziotti.
È co-fondatore di ESQUILIBRIO TEATRO, associazione di promozione sociale con sede a Pavia, per la quale tiene corsi e lezioni di tecnica vocale utilizzando come strumenti didattici: Overtones e circle singing, narrazione e lettura interpretativa, lavoro prosodico e risonanziale su tendenze e qualità vocali, coaching e team-building teatrale.
È creatore del percorso intensivo VOCE & COSCIENZA (Voice & Consciousness) divenuto una vera e propria community social partecipata.
V&C nella visione del fondatore, è innesco del viaggio alla scoperta della propria vocalità, che diviene suggestione con lo scopo di sollecitare un maggior contatto con la dimensione della coscienza e consapevolezza di Sé.
Coniuga l’attività live in forma di arti combinate (“STREAM OF emozioni in flusso” & “ART SOUND MANDALA”), con eventi di found raising, esperimenti di sensibilizzazione sociale, festival olistici, flashmob.
Oltre che docente esterno nel teacher-training NMS, è docente a contratto di creative team building nel modulo Trust per l’Università di Pavia presso M.U.S.T, unico master universitario italiano di secondo livello in Marketing Utilities & Storitelling Technique, che forma professionisti nel corporate storytelling.
Fra le sue collaborazioni come consulente artistico, performer ed esperto musicale del benessere: Feltrinelli Pavia, Risvegliamo la Relazione Io e L’Ambiente (festival sulla sostenibilità), Singend Deutsch Lernen (lab di tedesco e canto), progetto di sensibilizzazione sulla disabilità Semi d’inclusione (presso la residenza sanitaria Gerolamo Emiliani).
Il 26 novembre 2020 riceve dagli Stati Generali delle donne il premio “Uomo Illuminato” 2020.
Il 18 dicembre 2020 riceve dalla Global Creation sin limites il premio “The world Leaders Award”.
Come ha vissuto e vive Alessandro Imelio la paura del contagio ed il forte disagio legato alle indispensabili misure restrittive?
Non mi dilungherò sulle tipiche reazioni meccaniche di cui tutti facciamo esperienza (paura, ansia, disagio, tristezza, che può sfociare nel panico e nella violenza contro di se è contro gli altri) ma su ciò che per me fa la differenza, tutte quelle volte che rispondo in maniera non automatica a questo periodo impegnativo, creando per me comprensione, forza, posizionamento, capacità lucida di osservare gli eventi.
Intanto nei momenti che posso definire “i miei migliori”, sento questo distacco forzato come una possibilità di trovare la distanza giusta a cui mantenere le persone, i luoghi, le cose, il tempo storico e ogni accadimento (non sto solo parlando di distanziamento sociale ma di una sorta di non identificazione con tutto ciò che richiede e cattura di continuo la nostra attenzione anche in tempi non pandemici). Una volta stabiliti questi due primi passi, cerco di determinare nel mio mondo personale il meglio con quello che ho, ringraziando e pensando alla fortuna che ho nel poterne godere. Gioco a vedere le tragedie esteriori come un qualcosa di autoformativo ricercando (quando mi ricordo) la mia migliore versione.
Mi viene in mente Benigni nella Vita è bella, una metafora esteriore del fatto che tutto può avvenire e compiersi fuori comunque ma la risposta è solo dentro, nella nostra narrazione e nella potenza con cui ce la autosomministriamo (si proprio come un farmaco).
Quanto la Musica, il Canto e l’espressione poetica possono contribuire a rinforzare le nostre difese immunitarie?
Sono sinergiche. La scienza sta dimostrando che l’ambiente incide per una percentuale altissima sulla nostra biologia: c’è chi sostiene per l’80/90%… capirà che con un dato simile dobbiamo ricercare e selezionare per noi tutte le impressioni di bellezza possibili e l’arte che è capacità di comunicare, innesca questo processo autoevocativo. Ho appurato dopo 20 anni di incontri sulla voce e sulla dimensione interiore delle persone che mi contattano (anche on web da 12 mesi ad oggi!) che benessere ed equilibrio vengono dall’ascolto e dal mettersi in gioco con la propria voce, il proprio strumento. Il rinforzo positivo creato dall’atto artistico-vocale, sostenuto da emozioni elevate ed intenzioni e visioni chiare, è innegabile. Se dentro di me le mie parti sono attenzionate, in equilibrio e in accordo, il mio sistema innesca un circolo virtuoso, iniziando a lavorare nella dimensione di massimo risultato con sempre meno sforzo in dispersione. E soprattutto in sostenibilità, non escludendo o sacrificando nessuna delle parti che mi compongono.
Questi sono principi cardine per me che divulgo nella mia community Voce & Coscienza e attraverso il modello del format PRESENT (evento per la proattività attraverso la rigenerazione artistica).
Come ci si sente nel ruolo di “Uomo illuminato”2020, con un’investitura degli Stati Generali delle donne?
Onorato, soddisfatto e Grato. È stata per me una sottolineatura importante di un impegno preso prima a livello personale, sottilmente nel mio mondo interiore, che ha poi trovato manifestazione con questo premio di cui vado fiero (assieme al World Leaders Awards ricevuto poco dopo il primo). Gli Stati Generali delle Donne sono una comunity, un forum, un’organizzazione benemerita, con una tensione nella direzione di rispondere a domande fondamentali, come la parità di genere e la nuova narrazione del femminile, sia come figura che come energia, manifestazione nel nostro tempo.
Questo nuovo paradigma fa e farà la differenza: è proprio in questo contesto difficile che ci sta correndo in aiuto, portandoci tutta la pazienza, l’accoglienza e la capacità di attendere attivamente il tempo dell’azione. Questi sono doni così tanto preziosi da non poter essere acquistati se non con una vera metanoia.