Alessandro Scarfò, lo sport durante la pandemia contro ansia e depressione
24 Febbraio 2022“Non chiederti cosa i tuoi compagni di squadra possono fare per te. Chiediti cosa tu puoi fare per i tuoi compagni di squadra”. (Magic Johnson)
Oggi Parliamo di Covid, sport e salute con un maestro di questo sport: Alessandro Scarfò.
- Dottore in Scienze Motorie e Sportive.
- Preparatore Fisico nazionale di Pallacanestro FIP
- Preparatore fisico 2* tennis FIT
“Ho avuto modo di crescere come preparatore fisico basket tra le squadre senior in promozione ed ogni anno salendo di categoria fino alla serie B maschile. In mezzo una bellissima parentesi presso il Comitato Tecnico Federale Piemonte seguendo la selezione femminile.
Il mio percorso però inizia a metà anni 2000 come preparatore della squadra Juniores Eccellenza della Junior Casale, allora in A2.
Oggi ricopro il mio incarico presso Pallacanestro Femminile Broni 93 in A1 femminile.
Inoltre da qualche anno sono responsabile della palestra presso la Società Canottieri Casale Monferrato dove collaboro anche come preparatore fisico sul tennis.”
Come ha vissuto e come vive la paura della pandemia, del contagio ed il notevole disagio legato alle indispensabili, severe misure restrittive?
In coscienza e nei riguardi di me stesso e del prossimo ho sempre rispettato le norme e le regole proposte, anche laddove non fosse richiesto. Nella mia società sportiva ho un ruolo dove devo dare l’esempio innanzitutto e far sì che tutto proceda regolarmente. In modo concreto Vi posso dire che a capodanno ho festeggiato da solo per evitare qualunque rischio.
Quanti danni hanno causato allo sport, in generale, e alla pallanuoto in particolare, le chiusure indiscriminate della prima ora e la confusa se non cattiva gestione politica?
Sicuramente le società sportive in generale stanno lottando oltremodo per mantenere un livello tecnico più alto possibile ed adempiere ad ogni dovere, dal fornire i materiali tecnici al pagare le tasse gara e quant’altro. Purtroppo molte realtà, che hanno perso sponsorizzazioni oltre alla riduzione del pubblico nei palazzetti piuttosto che negli stadi , sono estremamente in difficoltà. Ad oggi, spero che la capienza possa aumentare ad un 75% grazie alla terza dose.
Non dobbiamo dimenticare gli strascichi che questo virus lascia agli atleti. I tempi di recupero non sono così immediati. In alcuni casi potremmo aver bisogno di svariati mesi prima di tornare ad una forma ottimale.
Quanto valore lei attribuisce al binomio sport salute ovvero, quanto è fondamentale l’attività sportiva per il conseguimento e il mantenimento del benessere psicofisico?
Basta visitare il sito del ministero della salute e abbiamo le nostre risposte. L’attività fisica contribuisce allo sviluppo di un apparato cardiovascolare sano, nel corso dell’infanzia contribuisce ad aumentare le capacità di apprendimento e il livello di autostima, riduce la frequenza di malattie croniche come il diabete, in età avanzata riduce il rischio di infezioni delle vie aeree: sono solo una piccola parte dei punti che evidenziano i benefici dell’attività motoria nell’uomo. Inoltre evidenze scientifiche ci dicono che le persone che eseguivano maggiore attività fisica durante il lockdown mostravano minori sintomi di ansia e depressione. Problematiche aggravatesi in questo periodo di disagio generale.
Quindi quando leggo di proclami in cui sarebbe meglio bloccare l’attività motoria nelle scuole rimango perplesso. Bisogna fornire i mezzi e le condizioni per permettere a tutti di allenarsi a qualunque età.
Cosa le ha dato il basket in termini di crescita personale, sociale e professionale?
Io pratico sport da quando ho sei anni ufficialmente. Primo allenamento di minibasket: amore a prima vista.
Mi sono laureato in scienze motorie e già durante la triennale sono diventato allenatore minibasket e allenatore di base, infatti allenavo a Casale, la mia città e insegnavo fitness. Lo sport è la mia vita. Non mi sono mai visto sotto altre vesti. In principio da giocatore di basket , poi allenatore e definitivamente come preparatore ho avuto modo di conoscere tantissime persone , colleghi e ragazzi. Ognuno dei quali mi ha trasmesso qualcosa, nel bene o nel male, da cui ho potuto prendere spunto per migliorarmi dal punto di vista professionale o forgiarmi dal punto di vista personale. Sicuramente mi strappano un sorriso e mi fa sempre piacere quando i bimbi che allenavo ancora oggi mi salutano , a distanza di anni, ed io li vedo più alti di me e rispondo riconoscendoli a fatica.