Alessandro Treglia, i risultati nel Volley nascono dall’affiatamento del team

Alessandro Treglia, i risultati nel Volley nascono dall’affiatamento del team

2 Settembre 2024 Off Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

Alessandro Treglia, centrale nel Bava Rione Terra Pozzuoli  con una lunga militanza in diverse ed importanti club pallavolistici campani. Tra gli altri ASD Mondragone Volley, Aversa e Pallavolo Frattese.

 A che età si è avvicinato per la prima volta al Volley e come è scattata la scintilla dell’innamoramento?

Alessandro Treglia

Alessandro Treglia

Mi sono avvicinato alla pallavolo incirca all’età di 17 anni, la scintilla è scattata un’estate sulla spiaggia del mio paese natale, ci ritrovammo in 10,11 persone a giocare in un campo di beach volley e pensammo di provare a metterci alla prova nella squadra di Mondragone che all’epoca militava in prima divisione.

Ciò che mi ha fatto innamorare della pallavolo fu proprio quell’aria di amicizia e spensieratezza che si respirava in quella palestra, nonostante l’anno agonistico andò malissimo, conservo con una gioia immensa il ricordo di quell’unica vittoria che conseguimmo quell’anno, una delle gioie più grandi che questo sport mi abbia mai regalato.

 Il movimento della Pallavolo italiana è in crescita. La riprova nel peso internazionale che la selezione di Volley sta ottenendo da diversi anni a questa parte. Cosa rende così affascinante questa pratica sportiva?

Personalmente credo che una delle grandi peculiarità di questo sport sia l’importanza del gruppo, quindi ciò che lo rende affascinante agli occhi di un bambino che guarda per la prima volta una partita di pallavolo oppure prova a fare un allenamento sia proprio il dover far combaciare le proprie caratteristiche con quelle di tutti i suoi compagni di squadra per far funzionare tutti insieme una macchina che da sola non riuscirebbe a girare.

 Un buon pallavolista unisce tecnica e forza fisica. A suo giudizio per il risultato finale quanto conta l’una e l’altra cosa?

A mio parere sono entrambi aspetti fondamentali per quanto riguarda un’atleta e hanno bisogno di un determinato equilibrio per portare ad un risultato soddisfacente, ma spesso dove non si arriva con il fisico ci si inventa qualcosa con una buona tecnica!

 Ogni agonista ha un regime alimentare particolare, lei quale segue?

Sono seguito da una nutrizionista selezionata dalla mia società, ho una dieta differenziata in base ai giorni in cui mi alleno al palazzetto e quelli in cui invece ho la seduta pesi in palestra, ho notato durante l’ultimo anno quanto sia importante avere un equilibrio sotto questo aspetto.

 Quali sono i suoi progetti per il futuro?

I miei progetti per il futuro sono sicuramente quello di completare gli studi che rimangono la mia priorità, poi sarebbe un sogno riuscire ad esordire in categorie più alte oppure fare qualche esperienza al di fuori della mia regione.