All’Augusteo, nuovamente in presenza, per il Giuramento di Ippocrate
15 Novembre 2021Il presidente Zuccarelli: Non possiamo perdere queste professionalità, serve uno sforzo del Governo per migliorare le possibilità di inserimento nel sistema sanitario.
Più di 900 giovani, tra medici e odontoiatri, hanno preso parte questa mattina al Giuramento di Ippocrate che l’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Napoli e provincia ha organizzato al Teatro Augusteo. Una cerimonia che simbolicamente segna un nuovo passo verso la normalità, visto che quello di stamattina è stato il primo Giuramento di Ippocrate in presenza dopo lo stop imposto dal diffondersi del Covid. «Finalmente abbiamo potuto riproporre il Giuramento in presenza – ha sottolineato il presidente Bruno Zuccarelli – incontrando i tanti giovani che hanno già conosciuto la prima linea nella lotta al virus. Nessuno di loro si è tirato indietro in questa battaglia, anche per questo vogliamo ringraziare questi giovani medici che hanno dato prova di grande professionalità, impegno e affezione alla professione. Non possiamo perdere questi giovani, serve uno sforzo del Governo per fare in modo che possa esserci per tutti loro un percorso utile ad un inserimento immediato nel sistema sanitario».
Quello di stamane è stato anche il primo Giuramento in presenza da quando è stato abolito l’esame di abilitazione alla professione, misura adottata per far fronte alle criticità imposte dal Covid e consentire la tenuta del Sistema sanitario nonostante il devastante impatto del virus nella prima ondata e non solo.
Ad aprire la cerimonia, trasmessa in diretta streaming su Facebook, sono stati proprio due giovani in procinto di giurare: Beatrice Lama (Albo Medici) e Leopoldo Mauriello (Albo Odontoiatri). Un po’ come avviene nella tradizione anglosassone i salutatorians sono stati scelti sulla base di un percorso universitario particolarmente brillante.
Tra le tante novità di quest’anno anche la partecipazione di più di 100 giovani studenti, provenienti dai licei Gian Battista Vico di Napoli e Niccolò Braucci di Casalnuovo, che hanno potuto assistere al giuramento e che forse un domani vorranno anche loro intraprendere la professione medica.
«La professione – dice Sandra Frojo, presidente dell’Albo Odontoiatri – ci pone davanti molte sfide che dobbiamo cogliere. In primo luogo, garantire sostegno delle competenze professionali attraverso specifici interventi di formazione continua; dare attenzione ai processi di digitalizzazione e transizione ecologica con l’uso di strumenti e materiali biocompatibili per i nostri studi professionali; offrire pieno appoggio alla richiesta della riforma della Legge 189/2012 (la c.d. Legge Balduzzi) ai fini di comprendere nei ruoli dirigenziali del Servizio sanitario nazionale e nelle graduatorie della Medicina specialistica ambulatoriale anche gli Odontoiatri privi di diploma di specialità. Siamo ad un bivio, dobbiamo scegliere la strada giusta, ma dobbiamo anche cambiare passo. Andare più veloci avendo come stella polare le solide fondamenta etiche del nostro codice deontologico».
Alla cerimonia hanno preso parte, tra gli altri, il governatore Vincenzo De Luca, il sindaco della Città Metropolitana di Napoli Gaetano Manfredi, il prefetto Claudio Palomba e Mons. Francesco Beneduce, Vescovo Ausiliare della Diocesi di Napoli. Presenti anche i presidenti delle Scuole di Specializzazione in Medicina Maria Triassi (Federico II) e Francesco Catapano (Università Vanvitelli), e in Odontoiatria Gilberto Sammartino (Federico II) e Felice Femiano delegato di Letizia Perillo (Università Vanvitelli).
A leggere il testo del Giuramento di Ippocrate è stato Agostino Buonauro, Coordinatore dell’Area Giovani OMCeO. «Il Giuramento non è un semplice codice deontologico – spiega – incarna l’anima della nostra professione, racchiusa in quelle 360 parole che vengono pronunciate a voce alta, sottovoce o in silenzio da parte di tutti i giurandi. È un momento magico, un atto di fede professionale che impegna i giovani medici fino alla fine, non della professione, ma della vita: si rimane medici sempre. In questo momento storico serve tutta la forza, l’entusiasmo e l’empatia di questi giovani. Molti di loro hanno già dimostrato il loro valore lavorando nelle prime linee della difesa contro la pandemia. Un consiglio per tutti i giurandi: non inseguite guadagni facili, ma investite il vostro tempo in un’adeguata formazione professionale, il nostro sistema sanitario avrà bisogno di medici preparati».