Allarme Nursing: “Non ci sono infermieri, una voragine senza precedenti

Allarme Nursing: “Non ci sono infermieri, una voragine senza precedenti

27 Gennaio 2025 Off Di La Redazione

“In una Sanità italiana letteralmente in ginocchio, si sta rischiando di trasformare un traguardo importante da raggiungere, nell’ennesima pericolosa grande occasione sprecata. Senza infermieri, le Centrali Operative Territoriali (Cot), gli ospedali di comunità e le case della comunità rischiano di rimanere scatole vuote. La missione 6 del PNRR, tanto decantata dal Ministro Schillaci come il rilancio della sanità territoriale, rischia di fallire senza un piano serio e strutturale per affrontare la drammatica carenza di personale infermieristico”. Esordisce così Antonio De Palma, Presidente del sindacato Nursing Up.

“Per garantire il funzionamento delle Cot servono tra i 2.400 e i 3.600 infermieri di famiglia e comunità. Eppure, ad oggi, non solo mancano i professionisti, ma non esiste nemmeno un inquadramento contrattuale specifico per questa figura. Si chiede agli infermieri di specializzarsi, frequentando costosi master post laurea, per poi continuare a percepire lo stesso stipendio di un infermiere non specializzato. Troppo comodo! Chi sceglierebbe mai di accollarsi ulteriori responsabilità senza il giusto riconoscimento economico e contrattuale?”, denuncia De Palma che aggiunge: “Questo modus operandi è davvero inaccettabile. L’Italia crea figure specializzate senza prevederne il riconoscimento contrattuale. Il risultato? Gli infermieri di comunità sono pochissimi e, senza di loro, le Cot non possono funzionare. Una situazione che il nostro sindacato denuncia da anni e che ora rischia di diventare senza ritorno.”

Secondo il sindacato degli infermieri la vera emergenza in Italia non è la carenza di medici, ma di infermieri. Siamo di fronte ad una voragine senza precedenti. Mancano all’appello 175mila professionisti per raggiungere la media OCSE di 9,8 infermieri ogni mille abitanti, mentre oggi ne abbiamo solo 6,5.

Ed ecco le proposte concrete avanzata dal Nursing Up. A cominciare dal riconoscimento contrattuale e salariale degli infermieri, con creazione di opportunità di carriera e,  per gli infermieri di famiglia e di comunità, la necessità di creare un inquadramento contrattuale specifico, con retribuzioni adeguate alle responsabilità e alla specializzazione.

Quindi un Piano straordinario di assunzioni e rientro degli infermieri emigrati. Per colmare il gap rispetto alla media europea, servono almeno 50mila nuove assunzioni nel breve termine, da finanziare anche con le risorse del PNRR. Quindi vanno introdotti incentivi economici e percorsi di tutoraggio per avvicinare i giovani alla professione infermieristica.

Infine l’appello al Governo: “Chiediamo al Ministro Schillaci e al Governo di ascoltare le nostre richieste e di agire con urgenza. Il futuro della sanità territoriale e della salute dei cittadini italiani dipende dalla capacità di rilanciare la professione infermieristica. Se perdiamo questa occasione, il PNRR sarà ricordato come la più grande delle opportunità sprecate”.