Allarme zecche

Allarme zecche

19 Giugno 2019 0 Di La Redazione

Le temperature torride di questi giorni hanno agevolato la diffusione del noto parassita. L’animale è in condizione di trasmettere diverse malattie per cui bisogna difendersi.

Si stanno registrando preoccupanti aumenti di zecche in Italia. Il fenomeno è determinato dal progressivo innalzamento delle temperature che sta tropicalizzando anche il nostro Paese. E, che non si tratti delle “solite esagerazioni giornalistiche”, è dimostrato dal fatto che l’Istituto superiore di sanità dedica ampio spazio (oltre tre pagine) all’argomento.

Ivi compresi, consigli utili per difendersi dai morsi dell’insetto parassita che è in grado di trasmettere all’uomo diverse malattie, alcune anche di una certa gravità. Tra le patologie: la borreliosi di Lyme, l’ehrlichiosi, le febbri bottonose da rickettsiae, la tularemia, la febbre Q, la babesiosi e l’encefalite virale.

Con l’inizio della bella stagione le zecche abbandonano lo stato di letargo invernale e si avviano alla ricerca di un ospite da parassitare. Nei mesi primaverili ed estivi, che vanno da aprile a ottobre, è quindi più frequente cadere vittima del cosiddetto “morso da zecca”. Il morso della zecca non è di per sé pericoloso per l’uomo, i rischi sanitari dipendono invece dalla possibilità di contrarre infezioni trasmesse da questi animali in qualità di vettori.

La maggior parte di queste malattie può essere diagnosticata esclusivamente sul piano clinico, ma una pronta terapia antibiotica, nelle fasi iniziali, è generalmente risolutiva in particolar modo per le forme a eziologia batterica. Solo raramente (fino al 5% dei casi) e in soggetti anziani o bambini queste infezioni possono essere pericolose per la vita.

 

I consigli dell’Istituto superiore di sanità:

indossare abiti chiari (rendono più facile l’individuazione delle zecche), coprire le estremità, soprattutto inferiori, con calze chiare (meglio stivali), utilizzare pantaloni lunghi e preferibilmente un cappello;

evitare di toccare l’erba lungo il margine dei sentieri, non addentrarsi nelle zone in cui l’erba è alta;

al termine dell’escursione, effettuare un attento esame visivo e tattile della propria pelle, dei propri indumenti e rimuovere le zecche eventualmente presenti. Le zecche tendono a localizzarsi preferibilmente sulla testa, sul collo, dietro le ginocchia, sui fianchi;

trattare gli animali domestici (cani) con sostanze acaro repellenti prima dell’escursione;

spazzolare gli indumenti prima di portarli all’interno delle abitazioni.

Inoltre, in commercio esistono repellenti per insetti (DEET, N-dietiltoluamide, icaridina, permetrina) e prodotti piretroidi da spruzzare sugli abiti.