All’insegna del fair-play il confronto De Luca Fontana
22 Aprile 2020“Porta a Porta”, chi si aspettava, lo scontro tra il presidente della Regione Campania e il suo omologo della Lombardia, dopo le polemiche dei giorni scorsi, è rimasto deluso.
Il confronto tra i due presidenti ieri sera nella trasmissione “Porta a Porta”, condotta da Bruno Vespa su Rai 1, si è sviluppato su toni pacati, evidenziando collaborazione reciproca in un momento così difficile per il nostro Paese.
“Ho avuto sempre un ottimo rapporto con De Luca, abbiamo sempre collaborato – ha chiarito Fontana – in ambito sanitario c’è un accordo tra il Cardarelli ed il Niguarda. Abbiamo espresso semplicemente pareri diversi. Una riapertura ci dovrà essere nel rispetto delle garanzie che verranno richieste dall’Istituto Superiore della Sanità e degli esperti in materia. Non siamo sicuri che il virus scompaia. C’è il rischio che si debba convivere”.
“Il rapporto tra Campania e Lombardia è di grande correttezza – ha replicato De Luca – Fontana ha ricordato che abbiamo un gemellaggio tra due ospedali. In Campania abbiamo assunto decisioni più rigorose perché la regione ha la maggiore densità abitativa d’Italia e nella fascia costiera ha la maggiore densità abitativa d’Europa, siamo ai livelli di Singapore con 1.500 abitanti per chilometro quadrato. Questa è l’unica regione nella quale non si può sbagliare, perché se si sbaglia avviene un’ecatombe”.
Ed ha precisato. “Qualche settimana fa si è determinato un problema serie per la Campania quando si sono riversati nei nostri territori decine e migliaia di giovani. Abbiamo corso il rischio di una dilatazione dell’epidemia. Non c’è stato perché abbiamo messo in quarantena tutti quelli individuati. È stato fatto un lavoro di prevenzione molto faticoso che è riuscito. Il nostro problema è che non succeda qualcosa del genere. Quindi il rompete le righe non può significare: liberi tutti di andare in giro in per l’Italia. Sarebbe un atto di totale irresponsabilità”.
E infine ha ribadito. “Dobbiamo avviarci verso la vita ordinaria ma usando la ragione e non dicendo banalità. Nessuno vuole mettere barriere, new jersey o cavalli di frisia da nessuna parte, si sta dicendo semplicemente che occorre una posizione di prudenza. Bisogna cominciare a scongelare la situazione, ma mantenendo anche dei controlli. Chi viene da Milano a Napoli, ma vale anche per chi da Napoli va a Milano, e va in giro senza alcun motivo serio, dev’essere bloccato e sanzionato; questo almeno per alcune settimane, perché la situazione è che in alcune regioni non c’è quasi più il contagio ma in altre abbiamo ogni giorno mille nuovi contagi, per cui credo che un elemento di prudenza debba essere mantenuto. Questo è tutto, un po’ di buon senso e di ragionevolezza, facendo andare avanti l’economia e le relazioni sociali ma sapendo che dietro l’angolo, se sbagliamo, possiamo vedere la morte con gli occhi”.