Allo sciopero dei medici la trattativa per i precari
23 Novembre 2018Lino Pietropaolo, segretario Cisl-Medici Napoli: “La manifestazione di oggi ha fatto registrare un successo senza precedenti per una categoria che, in genere, non scende in piazza con facilità”.
In oltre cinquecento a protestare sotto il palazzo della Regione a Santa Lucia. L’astensione dal lavoro dei camici bianchi (oltre il 90% di adesioni in tutto il Paese) ha ottenuto un successo superiore a tutte le aspettative. In campo, compatte, quasi tutte le principali sigle sindacali mediche e delle professioni sanitarie non mediche: Anaao Assomed, Cimo, Aaroi-Emac, Fp Cgil medici e dirigenti Ssn, Fvm Federazione veterinari e medici, Fassid (Aipac-Aupi-Sinafo-Snr), Cisl medici, Fesmed, Anpo, Ascoti, Fials Medici e Coordinamento nazionale delle aree contrattuali medica veterinaria sanitaria Uil-Fpl.
A voler stringere all’osso, com’è oramai noto, all’origine della protesta c’è il mancato rinnovo contrattuale che va avanti da oltre nove anni e l’assenza di un fondo vincolato destinato agli aumenti salariali.
Intorno alle 13,30 l’incontro con il governatore della Campania Vincenzo De Luca e qui le rivendicazioni nazionali per il mancato rinnovo del contratto hanno, presto, ceduto il passo alle rivendicazioni in chiave locale: stabilizzazione degli operatori precari della sanità; istituzione del polo materno-infantile all’Ospedale del Mare.
“È incredibile – commenta Lino Pietropaolo, segretario di Napoli della Cisl-medici – dopo nove anni purtroppo ancora non abbiamo ottenuto il rinnovo contrattuale e, nonostante la rivendicazione giunga da una categoria da tutti considerata potente, dopo tanto tempo, ancora non si riesce a raggiungere l’obiettivo”.
Si è parlato di precari quindi?
“Si, abbiamo presentato al governatore richieste precise in merito alla situazione dei lavoratori della sanità che, da ancora più tempo di noi, attendono di essere stabilizzati. Per molti, infatti, l’attesa è superiore ai dieci anni”.
Avete ottenuto risposte positive?
“Siamo soddisfatti perché il governatore ha dato ampie rassicurazioni garantendo che nel giro di un paio di settimane porterà a conclusione l’iter burocratico volto alla stabilizzazione. In ogni caso il presidente De Luca ha assunto l’impegno, qualora si dovessero registrare lungaggini burocratiche, di garantire ai precari della sanità la prosecuzione del rapporto di lavoro, escludendo ogni possibile interruzione. D’altronde, in molte realtà assistenziali, senza l’apporto dei precari i servizi non potrebbero essere garantiti”.
Polo materno-infantile all’Ospedale del Mare?
“Anche su questo punto abbiamo registrato una apertura possibilista da parte del presidente. Del resto se il nosocomio, come ormai è risaputo, sarà ridefinito come Dea di II livello non è possibile che restino assenti il reparto di ginecologia ed ostetricia. Altrimenti, nel caso in cui dovesse giungere una donna politraumatizzata in stato interessante la struttura non sarebbe in condizione di assisterla, venendo di fatto meno alla sua mission”.