All’ombra dell’arco di Traiano si ricicla di più e meglio
25 Novembre 2018A Benevento la maglia verde, non quella della lega che pure sta facendo capolino anche in questa provincia, ma quella ben più significativa dell’ambiente.
Nel capoluogo sannita la raccolta differenziata è arrivata al 66,03 per cento e, grazie a questo exploit, la città di Benevento si attesta al primo posto della classifica dei capoluoghi di provincia “ricicloni” della Campania diventando l’unico capoluogo ad aver superato la fatidica quota del 65%.
Il dato emerge dal “Rapporto Comuni Ricicloni 2018” di Legambiente Campania, presentato di rencete a Salerno. “Si tratta di un risultato significativo – è il commento del sindaco Clemente Mastella – che premia la determinazione con cui l’amministrazione comunale sta portando avanti l’impegno, insieme col nuovo management dell’Asia (la società che cura la raccolta, ndr) per ridurre i costi e nello stesso tempo per ottimizzare sempre di più il servizio”. Che si sia trattato di un deciso, concreto passo in avanti, lo dimostrano le cifre dello scorso anno. “Basti pensare – aggiunge, in merito – che nel 2017 la percentuale di raccolta differenziata della nostra città aveva raggiunto il 62,83%. Mi preme evidenziare che siamo alla pari con molte comunità del Nord. In ogni caso, continueremo a lavorare con impegno lungo la strada tracciata tanto è vero che a breve l’Asia presenterà un nuovo piano di gestione con cui sarà possibile puntare, ragionevolmente, al raggiungimento del 70% di raccolta differenziata nel prossimo triennio.
Più in generale – continua il primo cittadino – la indubbia positività del livello conseguito è anche il frutto della partecipazione consapevole e responsabile dei cittadini. Senza la loro collaborazione, il senso civico di cui hanno dato ampia dimostrazione, non avremmo mai potuto raggiungere questo traguardo”. Una preoccupazione, tuttavia, attanaglia il sindaco, che così ne dà conto: “Resta un problema fondamentale, che è quello dello sversamento. Con gli Stir incendiati o comunque andati a fuoco e, di conseguenza, inutilizzabili, abbiamo serie difficoltà per liberarci dell’immondizia nel suo complesso”. Le difficoltà, evidentemente, sono dovute al fatto che mancano strutture adeguate alla bisogna, di cui ci si deve necessariamente dotare. E allora? “Occorre – è la convinzione di Mastella – che ogni provincia abbia il suo city-compostaggio. Sarebbe una misura funzionale ed efficace”.