Dal Ministero della Salute uno stop alle ricette farmaceutiche poco chiare. Ecco le raccomandazioni del ministro Grillo per evitare errori nella gestione del farmaco sia in ospedale che nel territorio.
Giulia Grillo – Ministro della salute
Era ora. Finalmente un po’ di chiarezza in tema di prescrizioni mediche. Dopo un primo provvedimento che, nella stesura delle ricette, faceva obbligo ai medici di famiglia di usare caratteri di stampa invece dei consueti “geroglifici”, ecco che arriva un altro passo in avanti.
L’uso di abbreviazioni, acronimi, sigle e simboli, sebbene sia prassi comune durante la gestione del farmaco in ospedale e sul territorio, può causare errori e danni ai pazienti. Queste le motivazioni che hanno spinto il Ministero della Salute a decidere di pubblicare un documento per promuovere l’adozione di un linguaggio comune tra medici, farmacisti e infermieri. Un passo all’insegna della semplificazione e della chiarezza, che certamente non guasta.