Amici a 4 zampe, diritti e doveri dei proprietari
4 Ottobre 2019Caserta, l’Amministrazione comunale rammenta che il maltrattamento degli animali è un reato penalmente perseguibile, così come la mancata iscrizione all’Anagrafe canina.
“Nell’ambito di attività ispirate a linee guida ministeriali per la prevenzione e il contrasto del maltrattamento degli animali, abbiamo disposto una serie di controlli che la Polizia Municipale di Caserta ha svolto congiuntamente al Servizio veterinario dell’Asl Caserta nello scorso mese di settembre e continuerà ad effettuare nei prossimi mesi, assolvendo principalmente alla necessaria lotta al randagismo e a tutte le iniziative collegate alle strategie dell’Amministrazione circa la tutela degli animali, che sul Canile municipale fondano lo spettro di tutte le possibili azioni”. È quanto affermail vicesindaco Franco De Michele a proposito dell’ultimo report di specifici controlli che la Polizia Municipale renderà noto anche alla Prefettura e alla Regione Campania.
In tale quadro di interventi sono state controllate 68 persone che posseggono cani su tutto il territorio comunale. Dieci di queste sono state sanzionate ai sensi dell’articolo 6 della Legge Regionale numero 3 del 2019, per mancata iscrizione all’Anagrafe canina; contestualmente si è provveduto all’immediata applicazione del microchip da parte del Servizio veterinario e sono state elevate sanzioni per complessivi 2mila euro.
In proposito, l’Amministrazione rammenta che il maltrattamento degli animali è un reato penalmente perseguibile e la mancata iscrizione all’Anagrafe canina prevede una sanzione amministrativa da 100 a 600 euro.
“Èaltresì indispensabile – dice ancora il vicesindaco – che i cittadini casertani che posseggono cani osservino le norme e le regole relative alle deiezioni canine e al controllo degli animali da tenere al guinzaglio, senza lasciarli liberi per strada o all’interno del verde pubblico. Il decoro dei luoghi pubblici non può essere minacciato dai possessori dei cani che non rispettano le regole e non si dotano di quanto necessario a smaltire correttamente le deiezioni. In proposito voglio precisare che, sul tema, non contano le scuse: chi sceglie per un suo interesse personale un determinato luogo pubblico per portare a spasso il proprio cane è il primo responsabile del suo comportamento. Se vuole trovare un ambito più confortevole e munito di più vicini cestini pubblici per i rifiuti, ogni cittadino può farlo laddove essi in città sono installati, in numero di circa 700 impianti”.