AMP Punta Campanella, da censore a censurato
13 Agosto 2024Da Ente per la protezione dell’intero ecosistema marino a Spa ( Salus Per Aquam) nel senso lato del termine.
Da “censore” delle alte velocità dei natanti lungo le coste di competenza ad organizzatore di tour turistici, a pagamento, con itinerari e velocità proibite agli altri. Lo scandalo della gestione commerciale dell’Area Marina Protetta Punta Campanella, è sotto gli occhi di tutti, charteristi, diportisti, autorità.
“Impositore” dello strumento AIS su tutte le imbarcazioni in navigazione all’interno dell’Area Marina Protetta Punta Campanella ( velocità massima 4 nodi) a “violatore” strofottente di tali norme, certificate dallo stesso AIS e con imbarcazioni a motori diesel altamente inquinanti ,“profanatore” di zone ( Vervece e Vetara) interdette a tutte le altre imbarcazioni.
Sulla tolda di comando di questa flottiglia di bucanieri del terzo millennio , travestiti da protettori dell’ambiente, un Presidente “pesce fuor d’acqua”, di “bassa statura”, di professione titolare di licenza Ncc, ed un Direttore “pesce di fondale”, di provenienza Arpac Campania ( centomila euro di stipendio annuo più vari emolumenti) nominato dopo anni di vacatio e “la fuga” del precedente per motivi noti a tutti.
E poi una “ciurma” formata da oltre quindici anni, da personale, sempre gli stessi, forniti da una Società Interinale, senza rotazione e con un revisore dei conti presente da poco più di un anno.
Fiore all’occhiello dei “Protettori dell’ambiente”, il campo boe realizzato con la posa di enormi blocchi di cemento a ridosso dell’Isca, l’isolotto di Eduardo De Filippo, venduto (il diritto di prelazione a favore dell’Amp venne “dimenticato” nei cassetti dell’AMP, dal Presidente) a ricchissimi imprenditori di Positano non ancora in uso per prolungati lavori di ristrutturazione dell’isola.
E poi quello delle Mortelle, con pagamento con app, tramite telefonino, in una zona senza campo, e con gommone dell’Area presente fino alle 15.00!.
A proposito poi di gommone, proprio ieri, ne è arrivato uno nuovo, completo di motore a sostituire l’altro, dato in permuta al fornitore, ormeggiato a Massa Lubrense, a titolo gratuito vicino al “gozzo” di nove metri, comprato con i soldi del Ministero ed attualmente, usato per charter.
Intanto il famoso ed utilissimo spazzamare, sempre fornito dal Ministero dell’Ambiente ed in funzione fino all’anno scorso, giace inoperoso nel porto di Piano di Sorrento con il colpevole silenzio di tutti i comuni che costituiscono il comitato di Gestione dell’Area, Positano compreso.
E così sono in arrivo fondi PNRR a riempire i semivuoti barattoli di marmellata.