Ancora integratori sul banco degli imputati

Dopo l’allarme curcuma, ecco gli integratori “conditi” con sildenafil e tadalafil. Il filo conduttore, quello della seta (è proprio il caso di dire) visto che i prodotti vengono dalla Cina.

 Non spira buon vento per i prodotti provenienti dal Celeste impero. Dopo il sequestro di mezza tonnellata di alimenti in cattivo stato di conservazione, avvenuto a Napoli ad opera del Nas, ecco scattare l’allarme per la sicurezza alimentare riferito, prima agli integratori a base di curcuma (rei di procurare epatiti) e, subito dopo, quello relativo ad integratori “farciti” con sildenafil e tadalafil.

Attraverso il sistema di allerta europeo Rasff è stata segnalata dalle autorità spagnole, infatti, la presenza di sostanze farmacologicamente attive quali sildenafil e tadalafil  non autorizzate in diversi integratori alimentari provenienti dalla Cina e notificati in Italia da un operatore spagnolo: Marco Cordone.

Questi prodotti riportano in etichetta ingredienti a base di piante fornendo al consumatore informazioni ingannevoli e risultano venduti in diversi siti in internet.

Al momento la Spagna non ha ancora trasmesso le liste di distribuzione dell’importatore.

Per una tutela dei consumatori, anche per eventuali acquisti online, si chiede di non consumare i prodotti elencati nel comunicato del Ministero della Salute Spagnolo che include le immagini delle confezioni.

Prodotti ritirati dal Governo spagnolo