Andrea Mingione: una vita per lo sport, uno sport per la vita
12 Gennaio 2025Per quanto ne ricordo e per i racconti trasmessi dai famigliari stretti credo di poter affermare che è stato un “sacro fuoco”. Sin dalle più tenere età, anche tornando indietro col pensiero, sento e ricordo come sia sempre stato indispensabile per me il movimento, oltre che la competizione.
L’attività motoria è vita e questo aldilà della disciplina praticata. Tra il Calcio e la Boxe qual è lo Sport che le è entrato maggiormente nel cuore?
Assolutamente, credo fermamente che il movimento e non solo, l’attività contro resistenza (intesa come pesistica), siano la medicina dei miracoli, sia in ottica sportiva che preventiva.
Per quanto riguarda i miei sport, non posso affermare che il calcio non mi sia entrato nel cuore, ci ho dedicato anima e corpo e l’ho sognato al pari di quanto lo stia facendo attualmente per il pugilato. Mi sbilancio però a favore della boxe che rappresenta la mia fiamma attuale.
Una lunga permanenza nella squadra di calcio della sua città natale Cuneo, quindi una parentesi nella Juventus( la fidanzata d’Italia)e poi il passaggio al pugilato. Da cosa è stato determinato questo suo cambiamento di rotta?
Lo sport da combattimento oltre che lo sport da contatto, come lo è anche il calcio, mi ha sempre attirato, proprio per la sua natura competitiva maggiormente accentuata diciamo. Complice un periodo (fine adolescenziale) nel quale non stavo più riuscendo a rendere e ad appassionarmi allo sport di squadra calcistico, decisi di provare a cambiare rotta, mi buttai convinto sul pugilato, me ne innamorai e non smisi più.
Fare sport significa allenarsi costantemente ma anche adottare un adeguato regime alimentare. Per questo secondo aspetto si rivolge ad un professionista o procede autonomamente?
Sto procedendo tutt’ora autonomamente, grazie allo stile di vita sportivo e atletico che ho sempre adottato, ma col prosieguo della carriera mi affiancherò sicuramente ad un esperto del settore, specie perché negli sport di categoria, come il mio, il regime alimentare è primario ai fini competitivi.
Scorre più adrenalina quando si segna un goal o quando si riesce ad assestare un buon pugno all’avversario sul ring?
Ripensando alle dinamiche che ho vissuto in entrambi gli sport, a freddo risponderei “quando si segna un goal”, perché è fatto più cruciale rispetto a sferrare un colpo, a meno che esso non sia da KO, allora il discorso cambierebbe. Ma le
emozioni che si provano dopo un combattimento a mio avviso sono nettamente migliori e più potenti rispetto a quelle che si provano dopo aver disputato una partita.
Nel suo futuro agonistico cosa bolle in pentola?
La mia carriera professionistica è all’inizio, disputerò il mio terzo combattimento da professionista in questi primi mesi del nuovo anno. In generale il 2025 dovrà essere per me un anno che metterà le basi, vincendo e convincendo, dovrò alzare poi il livello nel 2026 e quindi capire quanto in alto potrò spingermi.
Oltre allo Sport quali altri interessi coltiva?
Diciamo che gli interessi che mi entusiasmano di più ruotano un po’ tutti attorno allo sport, come la preparazione atletica, le scienze motorie e l’attività fisica all’aria aperta. Per il resto mi sento di affermare che amo viaggiare e socializzare, scoprire ed esplorare luoghi immersi nella natura più incontaminata e conoscere nuove culture e nuovi modelli di vita.