Andrea Vani, lo sport contro il Coronavirus

Andrea Vani, lo sport contro il Coronavirus

20 Novembre 2021 0 Di Pasquale Maria Sansone

Gioco di origine americana; in un campo rettangolare di 8 metri per 15 (limite massimo), due squadre di 5 giocatori ciascuna devono far passare una palla sferica entro un anello che sorregge una reticella senza fondo e che è posto su un apposito sostegno al centro della linea di fondo avversaria. La palla non può essere colpita col pugno o coi piedi. La durata dell’incontro è di 2 tempi di 20 minuti di gioco effettivo. In caso di parità, si ricorre ai tempi supplementari. Nel campionato professionista statunitense (NBA) si giocano 4 tempi di 12 minuti l’uno. È uno sport olimpico. L’abilità di compiere un esercizio fisico di tipo prolungato ed intermittente. di effettuare fasi ad elevata intensità con ridotti periodi di recupero tra esse (RSA). di sprintare e decelerare in spazi ridotti, di sviluppare un elevato livello di potenza. Ecco cosa viene messo in gioco in una partita di basket da un atleta provetto.

Di Pallacanestro, Covid e salute parliamo con un atleta di vaglia: Andrea Vani.

2003-2004 Palestrina in B2, serie D ed Under 20; 2008-09 Ragusa in C1; Successivamente Magic Team di Benevento con vittoria del Campionato; Ragusa in B2; Soverato in C1 e ritorno in compagini romane e laziali; Attualmente Nuova Lazio Pallacanestro in Serie C Silver.

 

 

Come hai vissuto e vivi la paura della pandemia, del contagio ed il disagio  legato alle indispensabili severe misure restrittive?

Non ho mai avuto paura della pandemia ,  è un virus influenzale pericoloso solo per chi ha patologie. Nessun virus può essere estirpato e quindi bisogna conviverci. Ho vissuto malissimo le assurde misure restrittive perché odio stare a casa e non poter fare ciò che amo.

 

 

 

 

Quanti danni hanno causato allo Sport in generale ed al Basket in particolare le chiusure indiscriminate e la confusa gestione politica?

I danni creati allo sport sono altissimi come a quasi tutte le attività che ingiustamente sono state fermate.

Quanto valore attribuisci al binomio Sport-Salute?

Lo sport è fondamentale per il benessere psicofisico, infatti alcuni studi scientifici hanno dimostrato che chi fa sport ha il 70% in meno di possibilità di contrarre il Covid, lo sport aumenta le difese immunitarie.

Cosa ti ha dato il Basket in termini di crescita personale, sociale e professionale?

Il basket mi ha permesso di guadagnare dei soldi, vivere in altre città ,conoscere tanta gente, trovare un lavoro per me e mia madre, mi ha insegnato tante cose, mi ha dato amicizie e poi anche delusioni perché nulla è perfetto. Lo sport è un ottimo mezzo per unire, infatti l’estate quando vado a giocare a calcetto, rivedo amici che durante l’inverno non vedo mai. Oppure non dimenticherò mai l’ebrezza di salire sul ring quando nel 2014 nel 2015 ho disputato 3 match amatoriali, uno di thai boxe gli altri due di kick boxe.

La mia prima esperienza fuori è stata nel 2003/04 a Palestrina, dove vivevo e là ho  disputato il campionato under 20,la serie D e la serieB2, poi per 4 anni non ho giocato perché feci una scelta lavorativa, ripresi a giocare nel 2008 a Ragusa serie C1, poi l’anno dopo vinsi il campionato serie C1 a Benevento, poi di nuovo in serie B2 a Ragusa. L’anno dopo fu l’ultimo lontano da Roma a Soverato in C1,poi un anno a Marino in serie D, poi due anni fermo perché non c’erano offerte allettanti, poi nel 2015 ripresi a Formia in C Gold ma dopo 3 mesi andai alla Carver in serie D, l’anno dopo in C silver alle Stelle Marine, l’anno dopo a San Cesareo in serie D, l’anno dopo sempre san cesareo, poi un anno fermo proprio quello del Covid, poi l’anno scorso alla Nuova Pallacanestro Lazio C silver ma ci hanno solo fatto fare la coppa Lazio, e quest’anno sono rimasto alla Lazio.