Angelo Della Guardia, lo sport è medicina per la nostra salute
5 Aprile 2021C’è un segmento dell’industria italiana di cui si parla pochissimo. Che fatica a far sentire la propria voce nella gincana di aperture e chiusure, nonostante incida per l’1,7% del Pil del nostro Paese: lo sport. Da quando la pandemia è iniziata, si è parlato molto del campionato di Serie A di calcio e dei collaboratori sportivi, di Olimpiadi e di riaprire gli stadi per gli Europei. Ma pochissimo dello sport di base. Eppure i dati sono spiazzanti, raccontano una situazione ben oltre l’orlo del baratro, come ha fotografato una ricerca di Sport e Salute su 34.500 associazioni sportive. Che rappresentano l’anima territoriale dello sport, i centri in cui i bambini vanno a scuola di calcio o di basket, dove mamme e papà frequentano palestre, campi da tennis o piscine. Insomma, il fulcro dell’attività fisica degli italiani.
Di questo parliamo con uno sportivo agonista. Angelo Della Guardia è un calciatore dell’ASD Città di Anagni Calcio. Pratica questo sport dall’età di 3 anni e dopo esser cresciuto nel settore giovanile della Nocerina calcio inizia a praticare questo sport da professionista.
-La prima esperienza nel 2012/2013 la fa nel campionato di Eccellenza Lucana con la società VIGGIANO CALCIO.
-Nel 2013/14 passa alla S.E.F. TORRES militante nel campionato di Lega Pro Seconda Divisione
-Nel 2014/15 passa in prestito alla NEAPOLIS MUGNANO partecipando al campionato di Serie D.
-Nel 2015/16 ritorna alla SEF TORRES per disputare il campionato di serie D
-Nel 2016/17 firma con la società EBOLITANA CALCIO partecipando e vincendo il campionato di eccellenza campana.
-Nel 2017/2018 viene ingaggiato dal CASTROVILLARI CALCIO partecipando e vincendo il campionato di eccellenza calabra
-Nel 2018/2019 rimane al CASTROVILLARI CALCIO militando nel campionato di Serie D
-Nel 2019/2020 firma prima con la US PALMESE per il campionato di Serie D, per poi passare alla ASD TIVOLI CALCIO nel campionato di eccellenza laziale (sospeso causa covid a marzo 2020)
-Nel 2020/2021 firma ancora in una società militante nel campionato di eccellenza laziale per l’ASD CITTÀ DI ANAGNI CALCIO dove attualmente continua ad esserne un tesserato.
Come ha vissuto e vive Angelo Della Guardia la paura della pandemia ed il disagio legato alle inevitabili indispensabili misure restrittive?
Salve a tutti, in primis vorrei ringraziarvi per quest’intervista. Inutile negare la paura che ormai questo virus ha trasmesso all’interno, non solo del nostro corpo, ma soprattutto all’interno delle nostre teste. Ad inizio pandemia nel 2020 pensavamo che tutto poteva risolversi nel giro di qualche mese, ma col passare del tempo è inevitabile che qualcosa è cambiato. Le continue e a volte forzate restrizioni hanno modificato i gesti quotidiani della nostra vita. Il non poter abbracciare i propri cari o semplicemente non poter essere a stretto contatto con un compagno di squadra o con un semplice amico, per quanto mi riguarda è un qualcosa che ci porteremo dietro per tantissimi anni.
Quanti danni hanno arrecato la pandemia, i lockdown e la confusa gestione politica?
Il mondo dello sport in generale è stato uno dei più colpiti, basta pensare che i proprietari di strutture sportive, come palestre o piscine, stanno a poco a poco scomparendo a causa della mancata riapertura di questi ultimi. A mio modesto parere per quello che si è visto in giro in quest’anno di pandemia, lo sport (soprattutto quello di non contatto) poteva continuare con le giuste normative e in sicurezza. In una palestra o piscina, con aperture del 20/30 % degli iscritti e su prenotazione, si creano meno assembramenti rispetto a quello che vediamo nel traporto pubblico o in giro per strada. Da persona umile e ragionevole ammetto che anche la gestione politica non è stata semplice, visto che purtroppo è stato un avvenimento inaspettato e ingestibile per tutti, non mi va di dare colpe alle forze politiche perché penso che qualunque persona fosse stata lì in alto, avrebbe “sbagliato” umanamente qualche passaggio. Ciò non toglie che poteva esserci una migliore gestione nel settore sportivo, visto che comunque la cifra del bonus è stata data anche a persone che in un intero anno di lavoro (no covid), non guadagnava la cifra stessa del bonus, così come ci sono state persone che vivendo di sport, sfamando famiglie intere, con quella cifra non sono riusciti nemmeno a pagare le utenze o scadenze delle proprie abitazioni.
La volontà di vincere, il desiderio di riuscire, l’impulso a raggiungere il tuo pieno potenziale… queste sono le chiavi che apriranno la porta all’eccellenza personale. Confucio. Cosa rappresentano per Lei lo Sport e l’attività fisica?
Fin da piccolo ho iniziato ad innamorarmi dell’attività motoria in sé, questo anche grazie a mio padre, anche lui per un periodo di tempo ha fatto dello sport, del calcio in questo caso, il proprio lavoro e continua ad essere la sua prima passione. Ho avuto la fortuna di allontanarmi dalla famiglia per il calcio molto presto, ero appena 16enne quando ho avuto la mia prima esperienza fuori casa; da lì ho iniziato a capire che per essere uno sportivo a 360 gradi non bastava solo allenarsi con la squadra, ma dedicarsi soprattutto alla cura del proprio corpo e dei particolari come l’alimentazione, il riposo, le mancate uscite con gli amici e la ricerca continua di nuovi stimoli per affrontare sempre al massimo una stagione calcistica. Lo sport mi ha dato molto e continua a darmi tanto, la voglia di mettersi in discussione, la voglia di vincere, il socializzare e il confrontarsi con altre persone anche più esperte sono cose che fanno la differenza nella tua testa e ti aiutano ad aprire la mente sia nel campo da gioco ma soprattutto fuori, dove riesci a vedere le cose su molti punti di vista. Ad oggi posso dire con certezza che lo sport è la vera “medicina” per la nostra salute, l’aumento delle difese immunitarie in modo naturale te la può dare solo l’attività fisica giornaliera. Pochi giorni fa ho letto su una rivista che in molti paesi dell’est a partire dalle scuole primarie, il ministro dell’istruzione ha imposto a tutti gli alunni di praticare un giorno a settimana (nelle ore complessive) attività fisica e motoria per far alzare il livello cognitivo del bambino ma soprattutto per fargli capire l’importanza dello sport nella vita di tutti i giorni, è da queste cose che dobbiamo imparare. Lo sport è salute, lo sport è vita e continuare a non praticarlo può essere deleterio. Colgo l’occasione per mandare Un saluto a tutto il mondo dello sport sperando di poter sudare e stare bene come lo eravamo prima!