Antibioticoresistenza in reparto
12 Novembre 2019Nell’Azienda ospedaliera “Cardarelli” di Napoli, l’incontro promosso da insigni clinici per fare il punto sull’appropriato utilizzo dei protocolli farmacologici in corsia.
Dedicato soprattutto agli addetti ai lavori, impegnati nel Cardarelli, il convegno sulla “Corretta gestione delle terapie farmacologiche in reparto”, organizzato dai docenti Battimelli, Bellopede, Biondi, Cammarota, Guglielmi, Massa, Morra, Piscitelli e Saturnino. Tanti argomenti tecnici, ma anche moltissimi consigli per i pazienti con una serie di indicazioni sull’uso degli antibiotici.
In cosa consiste la “resistenza” a questi farmaci? “Gli antibiotici sono medicinali in grado di uccidere o impedire la crescita di microrganismi (batteri) che causano alcune infezioni che colpiscono l’uomo. Non esiste un antibiotico efficace contro tutti i tipidi batteri, ma ne esistono quindici categorie diverse. L’antibiotico resistenza provoca ogni anno 25 mila morti in Europa, tra il 30 ed il 60 per cento dei batteri che causano infezioni ospedaliere in Italia sono resistenti agli antibiotici di prima scelta”>.
Dai responsabili del servizio farmaceutico del Cardarelli viene spiegata la diffusione della resistenza agli antibiotici: Avviene attraverso gli allevamenti dove si fa ampio uso di antibiotici sia a scopo curativo che preventivo: i batteri resistenti agli antibiotici possono diffondersi all’uomo attraverso il cibo e attraverso il contatto diretto con gli animali e, ancora, i batteri possono sviluppare resistenza come naturale reazione di adattamento – per sopravvivere – con possibile diffusione ad altre persone. Inoltre batteri resistenti provenienti da ambienti ospedalieri possono diffondersi ad altri pazienti attraverso il contatto con mani poco pulite o oggetti contaminati>.
Il primo consiglio per evitare l’antibiotico resistenza è quello di lavarsi sempre le mani assicurandosi che lo facciano anche i bambini. Soprattutto dopo aver starnutito o tossito e prima di toccare cose o persone. Tra pochi giorni, il 18 novembre, è stata istituita la <Giornata europea degli antibiotici> per sensibilizzare la popolazione sull’uso consapevole di questi farmaci.
Ecco qualche numero: in Italia il 43 per cento delle persone ha assunto antibiotici negli ultimi mesi mentre la media europea è del 34%; circa il 23% ha assunto erroneamente antibiotici per l’influenza contro una media europea del venti per cento; il 43 per cento degli italiani ha preso antibiotici per bronchite o tosse, il 20 per cento per influenza, il 21 per cento per febbre, il 6 per cento per raffreddore, il 21 per cento per mal di gola, il 13 per cento per infezioni urinarie, il 4 per cento per polmoniti o altre cause.