Antica preghiera mesopotamica, “la tua luce è vita, la tua luce è salute”
23 Settembre 2023Una preghiera mesopotamica di propiziazione al dio Samas (il Sole), venerato per il potere di generare luce e allontanare le tenebre e il male dice: “la tua luce è vita, la tua luce è salute”.
Lo spettro luminoso della luce stimola la corteccia cerebrale, la ghiandola epifisaria che presiede alla produzione della melatonina, uno speciale “orologio biologico” che consente al nostro organismo di adattarsi all’ambiente circostante. Regola il ritmo sonno-veglia, la temperatura corporea, la frequenza cardiaca, il sistema percettivo e psichico e lo sviluppo dell’intelligenza.
Un ormone totipotente ma, purtroppo, non programmato per monitorare l’uso che ognuno di noi farà della propria intelligenza. La conseguenza è che esiste, a questo mondo, una intelligenza-intelligente e una intelligenza- cretinanza.
Un tracciato Elettro-encefalografico di soggetti esposti alla luce ha evidenziato l’azione esercitata da quest’ultima sul nervo ottico e, attraverso di esso, sul cervello con attivazione dello stato di vigilanza e dell’attività cerebrale. A queste conclusioni e nel tentativo di prevenire disattenzioni, colpi di sonno e il conseguente rischio di incidenti stradali è da far risalire la forte illuminazione artificiale delle strade, soprattutto, del nord-Europa a causa del fenomeno della notte polare. Un’iniziativa da approfondire perché la luce artificiale non ha frequenza, intensità e caratteristiche paragonabili alla luce del sole.
Peppino Gagliardi sale nuovamente in cattedra e forse consapevole che il messaggio visivo e l’illuminazione modificano, in forma difficilmente valutabile, l’impronta emozionale e l’umore delle persone canta il senso di abbandono e tristezza dei mesi non “illuminati”: “Settembre se ne andrà insieme al sole… ” ed entra ( per rimanere in tema musicale) nella hit parade il “Disturbo Affettivo Stagionale” (Seasonal Affective Disorder – S.A.D.). Una sindrome caratterizzata da depressione psichica, alterazioni del ritmo sonno-veglia, stanchezza, irritabilità e apatia. In base ai criteri del DSM-IV (Strumento diagnostico-statistico dei disturbi mentali) la S.A.D. interessa il 2-3% della popolazione adulta europea e, in particolare, il sesso femminile nella seconda e terza decade di vita. La sindrome si accentua maggiormente nelle ore serali.
Anche l’introduzione dell’orario legale (Jet lag), causa di una riduzione delle ore di luce, comporta sintomi analoghi alla S.A.D., sintomi che scompaiono nel giro di qualche giorno. Una variante minore è “la Sindrome Anergica Stagionale” (S.A.S.) caratterizzata da un aumentato bisogno di sonno equiparabile alla letargia degli animali che vivono, come tutti noi, l’attesa di una nuova primavera.