Antonio Kong Chiarelli, lo sport per esplorare e superare i propri limiti

Antonio Kong Chiarelli, lo sport per esplorare e superare i propri limiti

2 Maggio 2021 0 Di Anna Mozzi e Pasquale Maria Sansone

Chiusure anti-Covid, protestano i proprietari delle palestre. Il 20% riapre nonostante le multe: «Non abbiamo più nulla da perdere». Ci chiediamo come sia possibile per coloro che ci governano questa totale refrattarietà alle giuste proteste di un comparto asfittico e moribondo e la incosciente tolleranza di fronte a metropolitane e bus colmi all’inverosimile. Un’apertura in sicurezza di palestre, piscine e centri sportivi fa più paura della legge della giungla…che vige nelle metropolitane?

Di questo parliamo con Antonio Kong Chiarelli, Laureato in Scienze Motorie con Tesi “Infortuni nel PowerLifting: Riequilibrio muscolare quale chiave di prevenzione”; Allenatore Personal Trainer FIPE Liv1; Coach Bunker48 StrongMan Method Liv2; Atleta StrongMan Pro u80; Terzo Classificato Rookie u90 2018; Cintura blu di Judo
Cintura gialla di TaeKwonDo;

Ha partecipato ai seminari:

– Programmazione e Tecnica dello StrongMan con Zydrunas Savickas;
– Programmazione avanzata e review tecnica del PowerLifting con Boris Sheiko e Paolo Evangelista;

– Metodologia della Scuola Veneta con Alessandro Camparsi e Dimitri De Molo; – Allenamento e Tecnica del WeightLifting con Antonio Gardelli;
– Allenamento e Tecnica del Kettlebell con Fabio Zonin;
– Mental Training per la Performance con la Dott.ssa Tortorelli.

Ha tenuto i seminari sulla tecnica delle alzate del PowerLifting presso CrossFit Pistoia.

Come ha vissuto e vive Antonio Kong Chiarelli la paura della pandemia ed il disagio per le indispensabili misure restrittive?

Sinceramente dopo un anno di Covid19, 3 contatti con positivi accertati e mille dubbi, di paura ne ho zero. Cosa che non posso dire per aver visto sottratto un anno della mia vita da limitazioni alla libertà individuale che in alcuni casi mi hanno ricordato un ventennio storico tristemente noto per noi italiani. Non ritengo affatto indispensabili tali misure, in quanto la loro non equità – vedi mezzi pubblici e centri commerciali affollati e ristoranti chiusi – ne vanifica l’intento. Non c’è niente di peggio che la limitazione della libertà individuale per un essere umano.

Quanti danni ha arrecato al settore Wellness, Fitness e Personal Trainer la pandemia, le clausure e la confusa gestione politica?

Incalcolabili! Un sacco di allenatori e proprietari di palestre non riapriranno i battenti, quando sarà possibile. Moltissimi clienti hanno costruito postazioni per l’allenamento in casa e non torneranno presso i loro centri di fiducia. Chi vorrebbe tornare avrà comunque paura e sarà molto reticente a pagare abbonamenti lunghi che sono l’anima dell’incasso dei Centri Fitness. Altro importante risvolto della medaglia è la nascita di migliaia di nuovi “FitPt” che con due elastici promettono risultati favolosi. I professionisti certo non temono queste figure allegoriche, ma il settore sta perdendo credibilità anche per via della considerazione inesistente da parte del Governo. Siamo considerati a tutti gli effetti un’attività d’intrattenimento, quando invece lo Sport rappresenta una fondamentale forma di prevenzione ad un’ampia serie di malattie e sindromi connesse all’invecchiamento e alla sedentarietà

I nostri giovani devono fare sport, e per diminuire le spese sanitarie dobbiamo migliorare lo stato di salute dei cittadini. Luigi Di Maio. Questa una valida citazione del nostro Ministro degli Esteri in tempi non sospetti. Pensiero ed Azione…

Un bel pensiero al quale è seguita un’azione che ha affossato ancor di più il settore e sto parlando dello “Sport nei Parchi”. Manca una figura di vertice che guidi il settore sportivo con capacità manageriali ed esperienza sul campo. Fino a quel momento le belle parole serviranno davvero a poco

Il mio desiderio più forte è che anche i miei avversari siano al top: così se vinco, la mia vittoria avrà un valore doppio, e se perdo, avrò perso contro dei super concorrenti.” Filippo Magnin. Cosa rappresentano per Lei lo Sport e l’attività fisica?

Per me lo Sport è sempre stato il modo per esplorare i miei limiti e cercare di superarli ogni volta. Non ho mai avuto avversari, parlo con tutti e osservo allenamenti e gare degli altri, ma una volta in pedana ci siamo solo io e i pesi. Non faccio tattica, non applico strategie, salgo in pedana, spengo il cervello e mi batto con me stesso fino a quando l’arbitro non fischia la fine della prova. Fino a quando ne avrò possibilità proverò a innalzare le Performance del corpo che abito, di migliorarne la forma e di renderlo sempre più pronto a fronteggiare gli imprevisti. Solo così posso guardarmi allo specchio ed essere orgoglioso di me stesso.

Come Allenatore è uno strumento per guidare chi ha voglia di migliorare se stesso in un percorso di consapevolezza e riscoperta personale che porta a vivere con maggior autostima.