Antonio Laghezza, agguantate i vostri sogni
1 Giugno 2022“Ci sono alcuni paesi e villaggi del Brasile che non hanno una chiesa, ma non ne esiste neanche uno senza un campo di calcio”. [Eduardo Galeano]
Oggi parliamo di Covid, sport e salute con un calciatore di lungo corso: Antonio Laghezza.
La fase pandemica nella sua fase più acuta sembra ormai essere alle spalle anche se i continui colpi di coda non lasciano del tutto tranquilli. Come ha affrontato questa situazione di grande difficoltà per il mondo dello sport? Come ha gestito la paura del contagio e il disagio legato alle severe misure restrittive?
Partiamo subito dal fatto che io ho una famiglia con due gemelli e una moglie da gestire e da tutelare, e posso dire che in questi tre anni di pandemia è stato, ed è, veramente difficile gestire tutto quello che riguarda l’ambiente Famiglia, soprattutto anche quando i figli vanno a scuola e io con mia moglie ci accingiamo ogni giorno sul posto di lavoro!
Le restrizioni e il tentennamento del mondo politico hanno causato gravi danni allo sport, soprattutto per quello cosi detto minore, cos’è successo in particolare nella sua specialità?
Per quanto riguarda l’ambito calcistico posso dirti che nei primi due anni di pandemia si stava un po’ perdendo il bello del calcio. Perché oltre ad essere più riservato per quanto riguarda gli atteggiamenti negli spogliatoi per via delle restrizioni e delle giuste misure di sicurezza, quello che rendeva tutto più brutto era il fatto di non avere il pubblico a vedere le partite, e posso garantirti che giocare senza un minimo di persone a vedere la partita è stata veramente una sensazione davvero triste e fuori dal normale. Diciamola tutta il calcio come sport si basa proprio anche sugli incitamenti dei propri sostenitori e della gente che viene la domenica a vedere la partita per sfogare tutte le energie negative accumulatesi in una settimana lavorativa!!!
Per fortuna in questa fine terzo anno di pandemia si sta ritornando alla normalità con la gente che sta riaffollando gli stadi e noi giocatori siamo ritornati a gioire e ad riabbracciarci dopo un GOAL!
In ambito politico (anche se non sono molto esperto di questo)forse l unica cosa che posso recriminare e che nelle nostre categorie, parliamo di calcio dilettantistico, si potevano dare maggiori aiuti a livello economico, alle società calcistiche per supportare qualche spesa tipo i vari tamponi di tutta la rosa e ammortizzare un po’ qualche trasferta! Poi per il resto io che sono pugliese penso che tutta la delegazione FIGC e LND Puglia abbiamo fatto comunque un ottimo lavoro in ambito politico!
Chi è stato a spingerla all’attività agonistica? o si è trattato di una folgorazione magari guardando ai modelli dei grandi campioni?
Come dicevo poc’anzi io sono PUGLIESE ed esattamente sono di FRANCAVILLA FONTANA un paese di 40 mila abitanti nella provincia di Brindisi, e da noi quando avevo l età di 8 anni si usava giocare in mezzo la strada e diciamo che quello è stato il mio primo approccio con il calcio, poi con il passare degli anni ho alimentato questa passione andando alla scuola calcio aiutato dal supporto della mia Famiglia soprattutto da papà che mi stava sempre dietro ad ogni mio passo calcistico. Diciamo che a livello di nomi di giocatori di calcio in quei anni si parlava di bandiere importanti tipo Maldini, Cannavaro, Totti, per finire al grande Del Piero bandiera della grande signora nonché la mitica JUVENTUS di cui io sono stato sempre tifoso proprio Grazie a Lui.
Al di la delle doti personali e delle attitudini quanto conta la forza di volontà nel raggiungimento degli obiettivi?
Parlando di Forza Di volontà…credo che sia il giusto ingrediente per far si che si raggiungono gli OBBIETTIVI predisposti, sia nella vita che nello sport in generale, è normale che ci devi aggiungere comunque la bravura nel fare una cosa che ognuno d noi ha, l amore che hai per le persone che ti vogliono bene Famiglia, amici e magari due gemelli che ti spronano giorno dopo giorno, e per finire quel pizzico di fortuna che ovviamente non guasta mai!
Cosa suggerirebbe ai giovani che si avvicinano alla sua specialità?
Parlando di nuove generazioni e prossimo, quei pochi consigli o frasi che possono essere di aiuto nel percorso ad ostacoli che la vita da, sono il NON MOLLARE MAI davanti a qualsiasi difficoltà, l’ IMPARARE A VIVERE giorno dopo giorno con le esperienze che facciamo, il SOGNARE E CERCARE di agguantare a tutti i costi quel sogno, e di NON AVERE PAURA nel dire un nostro pensiero che abbiamo in mente perché TUTTI SIAMO UTILI E NESSUNO È INDISPENSABILE!